Larino

Fiori davanti alla Caserma, il gesto di cordoglio per l’omicidio di Cagnano Varano commuove i Carabinieri

Il gesto di un ignoto cittadino che ha voluto esprimere così la sua vicinanza all'Arma per il brutale agguato di Cagnano Varano, in cui ha perso la vita il Maresciallo Di Gennaro e un giovane Carabiniere è rimasto ferito

La sparatoria di appena tre giorni fa in pieno centro a Cagnano Varano, in provincia di Foggia, in cui ha perso la vita il Maresciallo Vincenzo Di Gennaro ed è rimasto ferito un giovane Carabiniere, ha scosso l’Italia intera e in particolar modo l’Arma.

Un gesto simbolico ma denso di significato quello di ieri, 15 aprile, a Larino. Lì, davanti alla locale Compagnia dei Carabinieri, è stata deposta una rosa confezionata con un nastro tricolore. Chi l’ha lasciata lì nel pomeriggio ha voluto esprimere così il cordoglio per il brutale episodio della località del vicino Gargano e allo stesso tempo la vicinanza per tutta l’Arma dei Carabinieri.

Ricordiamo che nell’agguato in pieno centro a Cagnano Varano ha perso la vita il Maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro, 47 anni e una vita spenta troppo presto. Ad aprire il fuoco un 64 anni che per evitare il posto di blocco ha estratto una pistola e ha sparato uccidendo appunto Di Gennaro e ferendo il Carabiniere Pasquale Casertano, di appena 23 anni.

Foto varie

Il gesto dell’ignoto cittadino che ha deposto la rosa è stato particolarmente apprezzato dai Carabinieri della Compagnia di Larino e da tutti i colleghi dell’intero Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso. I Carabinieri hanno voluto rendere pubblico quanto accaduto fuori dai cancelli della propria Stazione e lo hanno fatto oggi, lo stesso giorno in cui, alle 11, nel Palazzo di Giustizia (Aula della Corte di Appello) del capoluogo molisano tutte le attività giudiziarie si sono fermate per un minuto di raccoglimento e silenzio in segno di lutto, cordoglio e vicinanza all’Istituzione.

L’iniziativa di cui sopra è stata voluta dal Presidente della Corte d’Appello, la dottoressa Rossana Iesulauro, dal Procuratore Generale, dottor Guido Rispoli, dal Procuratore Capo della Repubblica e della Direzione Distrettuale Antimafia rappresentata dal dottor Nicola D’Angelo, nonché dall’intero l’Ordine degli Avvocati.

Il Procuratore Capo Ludovico Vaccaro, già Procuratore a Larino e ora in servizio a Foggia, ha parlato di “episodio di estrema gravità che ferisce l’intera comunità, l’intero Paese” e che “esprime una situazione drammatica sotto il profilo culturale” riassumibile in una accentuata intolleranza allo Stato e alla Legge e ad un estremo livello di violenza.

 

 

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