Alla fine dopo un’altra mattinata di trattative e incontri il centrodestra firma la ‘pace’: la coalizione evita la spaccatura e converge su Maria Domenica D’Alessandro. L’avvocato originario di Duronia è il nome della sintesi, l’ultima chance della Lega al posto di Alberto Tramontano, il professore campobassano che era stato designato da Matteo Salvini nel summit di Arcore con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
Dopo tre settimane di ‘veleni’ e malumori, con lo schieramento che ha rischiato di presentarsi diviso alle Amministrative del 26 maggio, il colpo di scena: il passo indietro (o meglio “di lato”) del candidato sindaco designato dal leader del Carroccio e una controproposta condivisa da Salvini, Mazzuto e dallo stesso Tramontano.
Il nome di Maria Domenica D’Alessandro è stato presentato questa mattina – 19 aprile – dal coordinatore regionale leghista Luigi Mazzuto al tavolo del centrodestra. Qualche malumore, alcuni coordinatori dei partiti della coalizione scettici o recalcitranti perchè avrebbero preferito altri candidati (Aldo De Benedittis e Corrado Di Niro, ad esempio). Favorevole il governatore Donato Toma.
La partita si è chiusa dopo un confronto durato fiume e una trattativa infinita. Intorno alle 14.30 sono iniziate a circolare le prime voci sulla fumata bianca. Maria Domenica D’Alessandro sarà la candidata del centrodestra unito, forte di una decina di liste che partiti e movimenti civici hanno costruito attorno alla professionista 57enne, che alle Politiche del 2018 era in corsa per il Senato con Fratelli d’Italia (conquistò circa 4mila voti).
Probabilmente la ritrovata unità del centrodestra consentirà di evitare ulteriori scossoni. L’assessore- coordinatore regionale della Lega Luigi Mazzuto potrebbe essersi guadagnato la conferma nell’esecutivo targato Toma: nei giorni scorsi erano trapelate voci di possibili ‘vendette’, di ‘espulsioni’ dalla giunta regionale se il centrodestra si fosse presentato spaccato alle elezioni a causa di una candidatura non condivisa, quella di Alberto Tramontano. Pericolo forse sventato dal titolare del Lavoro di palazzo Vitale con il nuovo scenario che si è aperto. Mentre forse dovrà rinunciare al posto in giunta Quintino Pallante: secondo indiscrezioni, proprio l’attuale sottosegretario (sponsorizzato da Michele Iorio e dall’onorevole Raffaele Fitto che ieri era in Molise per il tour elettorale, ndr) avrebbe potuto ambire a sostituire l’ex presidente della Provincia di Isernia.
Sono cinque dunque, almeno per il momento, gli aspiranti primi cittadini del capoluogo molisano: oltre alla D’Alessandro, sono in corsa Roberto Gravina (M5S), il sindaco uscente del Pd Antonio Battista, l’avvocato Paola Liberanome (Io Amo Campobasso) e Pino Libertucci, anche lui avvocato ma esponente di Italia in Comune, il partito di Pizzarotti. Entro il 27 la presentazione delle liste, poi inizierà la campagna elettorale per lo scranno più alto di palazzo San Giorgio.
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