Termoli

‘Corro per raggiungere la meta’, la Caritas organizza una corsa solidale con bambini e ragazzi

È in programma a Termoli giovedì 11 e venerdì 12 aprile, rispettivamente alle 10 e alle 16 allo Stadio comunale “G. Cannarsa”, l’iniziativa “Corro… per raggiungere la meta” promossa dalla Caritas della Diocesi Termoli – Larino con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e i ragazzi dagli 8 agli 11 anni sul tema della solidarietà e della vicinanza al prossimo.

Il progetto vede i giovani partecipanti coinvolti in una gara di solidarietà non competitiva che si propone di raccogliere dei fondi per acquistare materiale scolastico e di cancelleria per le numerose famiglie bisognose che ogni anno si rivolgono al Centro di Ascolto della Caritas.

Corsa solidale Caritas

In queste settimane i ragazzi delle scuole e delle parrocchie che hanno aderito all’iniziativa si sono preparati alla corsa cercando di individuare tra amici, parenti, vicini di casa e tutta la loro rete di conoscenze, degli “sponsor” che, attraverso una piccola donazione, potranno contribuire alla causa. In vista del doppio appuntamento e per riflettere sul senso che anima l’iniziativa, i ragazzi sono stati coinvolti in alcuni laboratori tematici seguiti dagli operatori della Caritas diocesana e, nel corso di queste attività, hanno realizzato una coloratissima maglietta da indossare l’11 e il 12 aprile anche per vestire a festa lo stadio.

 

La realizzazione dell’iniziativa, progettata in un’ottica di rete sociale territoriale, vede il prezioso contributo delle società di atletica Athletic Club e Runners Termoli, dell’Avis, di Creatoridisorrisi.net, della onlus Sorridere Sempre, dell’azienda Del Giudice e della BCC Sangro Teatina.

“Il progetto Corro per raggiungere la meta – spiega suor Lidia Gatti, direttrice della Caritas diocesana – si inserisce a pieno titolo nel solco dell’impegno della Caritas sul territorio per promuovere l’educazione alla solidarietà. Siamo convinti che questa iniziativa rivesta una grande valenza educativa nei confronti dei più piccoli in quanto chiede loro di mettere in gioco energie per l’attività sportiva e fantasia per trovare i sostenitori in modo da diffondere in un significativo momento di aggregazione il messaggio che aiutare gli altri richiede un piccolo sforzo da parte di tutti per raggiungere un obiettivo comune”.

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