Operazione lungomare

Affittavano case per rifornire di droga il Molise, il sistema dei 36 della “cupola” alla prova del giudice

Sarà deciso domani mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare l’eventuale rinvio a giudizio a carico degli indagati nell’ambito della maxi operazione antidroga del Nucleo investigativo - Reparto Operativo del Comando provinciale Carabinieri di Campobasso, denominata “Lungomare”. Il sodalizio criminale operava in regione e si procurava eroina e cocaina a San Severo. L’accusa principale: associazione a delinquere finalizzata allo spaccio

Aula Gup, piano terra del Palazzo di giustizia: domani (lunedì 8 aprile) alle 9.30 il giudice per l’udienza preliminare esprimerà il suo verdetto in merito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal procuratore Nicola d’Angelo a carico dei soggetti indagati nell’ambito di operazione “Lungomare”, l’imponente inchiesta antidroga chiusa ad ottobre scorso dai carabinieri del Nucleo investigativo – reparto operativo del Comando provinciale di via Mazzini.

operazione carabinieri lungomare

A finire sul banco degli imputati 36 persone, nomi vecchi e nuovi della criminalità e della tossicodipendenza locale, ma anche pugliese.

Tutti, boss e affiliati di quella che è stata ricostruita per filo e per segno come un’associazione a delinquere bene organizzata, rischiano il processo a meno che l’esercito di avvocati chiamati a difenderli non scelgano un rito alternativo.

Aspetto che tuttavia, stando alle ultime indiscrezione, appare assai improbabile. Il fascicolo redatto dai carabinieri e seguito passo, passo dalla Procura, è ricco di dettagli ed elementi probanti per ognuno di loro. Quindi a meno che non si patteggi – come ha già fatto un imputato –  per i rimanenti 36 dovrebbe aprirsi a breve il processo.

Hanno affittato appartamenti a partire da Campomarino, proseguendo per Termoli, passando per Larino fino a Campobasso nella centralissima via XXIV Maggio.

In queste case hanno creato vere e proprie centrali dello spaccio ma non di quello al dettaglio.

In questi immobili i boss pugliesi che da San Severo scaricavano in Molise eroina e cocaina, facevano tagliare la droga ai “soldati”, la confezionavano e la consegnavano agli spacciatori del posto. A loro il compito di venderla ma per strada.

I consumatori in casa avrebbero creato troppi sospetti, troppe chiacchiere e rumore, certi invece che un “giro ristretto di fidati” avrebbe potuto meglio garantire smercio ininterrotto e cospicuo.

Gli uomini del Nucleo investigativo come accade nel gioco degli scacchi, le mosse degli antagonisti le avevano previste e anticipate. Quindi hanno filmato e documentato ogni passaggio, ogni spostamento, ogni vendita che puntualmente finiva nelle mani dei tanti, troppi consumatori molisani e purtroppo sempre più giovanissimi.

Il 30 ottobre scorso è esplosa la bomba investigativa: 22 misure: 13 persone finite in carcere, tre ai domiciliari. Altri 17 erano stati già arrestati nel corso dell’inchiesta.  Quattro obblighi di dimora mentre per altri due è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Un numero impressionate di indagati.

Ma nell’indagine, elementi info-investigativi a parte, determinante è stata anche la confessione proprio degli assuntori. Aspetto rimarcato in conferenza stampa anche dal capo della Procura: “Con noi hanno collaboratori i tossici, segno che il Molise è ancora una regione libera e non ostaggio dell’omertà”. Hanno ammesso i propri errori fornendo pure  elementi indiziari importanti che hanno permesso di smantellare la “cupola” dello spaccio in provincia di Campobasso. Una “cupola” che coltivava l’ambizione di espandersi anche nei comuni limitrofi senza porsi alcun freno.

Ventitré il numero di difensori che domani mattina si alterneranno in aula, divisi tra il foro di Foggia, Santa Maria Capua Vetere, Campobasso e Larino. Quindi varcheranno la soglia del tribunale del capoluogo gli avvocati: Nicola Pucacco, Daiano Morena, Rosario Pagliuca, Ettore Censano, Luigi Marinelli, Tiziano Cilli, Mario Petrucciani, Marco D’Errico, Carmine Verde, Giuseppe Venditto, Romeo Trotta, Erika Cieri, Ruggiero Romanazzi, Nicola Antonio Balice, Maria Mara Siravo, Angelo Piunno, Paolo Lanese, Silvio Tolesino, Alessandra Salvatore, Costantino D’Angelo, Mariaelena Verde,  Stefano Brienza, Marcello Benevento.

 

 

 

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