Al via l'anno di grazia

500 anni con Santa Lucia, a Montemitro si apre il Giubileo parrocchiale straordinario

Domenica 28 aprile a Montemitro si aprirà il Giubileo parrocchiale straordinario dedicato a Santa Lucia, patrona del paese di minoranza linguistica croata. Si tratta di un anno di grazia in onore della Santa vergine martire che si prolungherà fino al 13 dicembre 2020.

I fedeli di Montemitro e delle comunità circostanti rinnoveranno un suggestivo pellegrinaggio: accompagnati dal Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, monsignor Gianfranco De Luca, e dal loro parroco, don Angelo Giorgetta, si recheranno in processione con la statua di Santa Lucia presso una chiesetta che sorge a tre chilometri dal paese dove nel 1930 la Santa apparve al sordomuto Luigi Giorgetta e dove, secondo l’ininterrotta tradizione orale, arrivarono i loro antenati croati in un venerdì del mese di maggio, contrada tuttora chiamata “Selo”, cioè paese.

 

Il programma prevede alle 9.45 la partenza della processione dalla Chiesa Madre verso la Cappella di Santa Lucia; alle 11 la Santa Messa presieduta da Monsignor Gianfranco De Luca, Vescovo di “Termoli-Larino” che aprirà un anno giubilare per la parrocchia dedicato a S. Lucia fino al 13 dicembre 2020;  seguirà la benedizione dei panini e dei dolci in onore della Santa; al termine bacio della reliquia e distribuzione dei panini;  alle 14:30 inizio della tradizionale Asta dei dolci; alle 18:30 rientro in processione e alle 19:30 la santa messa (nella chiesa madre).

 

La fonte per celebrare questi primi 500 anni con Santa Lucia si trova nell’unica copia originale del manoscritto su Montemitro di Tomaso Giannelli – vescovo di Termoli dal 1753 al 1768 – conservato nell’archivio storico comunale “Casa Rossetti” (Vol. XII ms. cc. 353-357) a Vasto, dove si riporta: <<Non si sa il tempo preciso, nel quale vi fu fissata la Colonia degli Schiavoni. Si può avere per verisimile, che vennero nell’anno 1520 in circa: cioè quando si portarono ad abitare in S. Felice, luogo a questo contermino. […] Siccome li nuovi Coloni elessero per Protettrice la Vergine Martire S. Lucia, così tal nome diedero alla loro Colonia, e col medesimo è registrato dal Fisco>>, nome che sicuramente ebbero dal loro arrivo fino al 1702 circa, quando iniziarono a trasferirsi sulla roccia di Monte Mitolo cambiando nome in “Casale di Montemitro”.

Tutto questo lascia pensare come raramente una colonia poteva essere titolata a un Santo se la devozione non fosse fortemente radicata al suo luogo di origine, da dove una qualche sua raffigurazione non venisse asportata al momento della fuga, ragion per cui, così come si tramanda da secoli, è facile che una qualche piccola statua di Santa Lucia sia stata portata dalla Dalmazia, la quale poi, per forza di cose, ha dato il nome alla piccola colonia, frazione di S. Felice del Molise dal 1520 all’8 marzo 1902, statuetta presa poi come modello per la statua attuale del 1700.

 

“Questi primi 500 anni con Santa Lucia – spiega il parroco, don Angelo Giorgetta – andranno a costituire un grande evento che vedrà tante iniziative: tra cui la pubblicazione di un libro su Santa  Lucia di Montemitro; degli inviti particolari dalla Dalmazia, da Roma, Venezia e da Siracusa; meeting particolari per oculisti e ottici e altri; in questo anno particolare verranno realizzati anche studi particolari su due oggetti conservati nel piccolo museo della chiesa parrocchiale: un “Olio su tela – 97 x 121” raffigurante Santa Lucia e attribuibile ad Andrea Vaccaro (1604 – 1670); una epigrafe “gotico-uncinata” del 1314 che potrebbe dare al Molise il primato della prima cima battezzata “Italia”, molto prima della “Vetta d’Italia” in Trentino del 1904”.

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