Campobasso verso il voto

Primarie archiviate, il Pd riparte dal programma. Confronto con gli alleati, poi la scelta del sindaco

Il Partito democratico cambia strategia e prova a ricostruire la coalizione di centrosinistra. Lunedì 1 aprile l'incontro con i partiti e i movimenti per delineare il programma.

La fumata bianca non c’è ancora stata. Passi in avanti, invece, sì.  Il Pd porta avanti il dibattito ma archivia le prossime primarie. Oggi, nella sede di partito di via Ferrari, il circolo cittadino si è riunito nuovamente – dopo il primo summit di lunedì scorso – per cercare di trovare la quadra e l’assetto giusti in vista dell’appuntamento elettorale di maggio.

Si doveva parlare delle consultazioni popolari per la scelta del candidato sindaco, ma alla fine l’accento è caduto sugli aspetti programmatici e sui possibili punti di convergenza. Un argomento che, a quanto pare, sta a cuore non solo alle altre componenti partitiche del centrosinistra, ma anche e soprattutto alle civiche, con in testa “Io amo Campobasso”.

L’obiettivo è ricostruire la coalizione, riorganizzare un centrosinistra che solo se compatto potrebbe avere alle Amministrative chance di vittoria rispetto ad un centrodestra diviso (la Lega è fuori dall’alleanza, come ha deciso Matteo Salvini in persona).

Il dialogo è stato avviato dal segretario regionale Vittorino Facciolla che martedì sera ha convocato i partiti (Idv, Radicali, Socialisti, +Europa, Centro Democratico e Federazione dei Comunisti) in via Ferrari. E stasera l’ex assessore ha trovato una sponda in Roberto Ruta: l’ex senatore, riferisce chi ha partecipato alla riunione, è intervenuto per chiedere agli esponenti del circolo cittadino del Pd di riavviare il confronto con gli alleati sui temi. Solo così sarà possibile trovare la convergenza dei partiti del centrosinistra e allargare la coalizione ai movimenti (‘Io Amo Campobasso’ e ‘Italia in Comune’ in primis) che avevano avanzato richieste in tal senso. “Cerchiamo di capire cosa fare per la città nei prossimi cinque anni, poi affrontiamo i nomi”.

La riunione è stata dunque aggiornata a lunedì 1 aprile: al tavolo saranno invitati i rappresentanti del centrosinistra (sigle e movimenti) e si proverà a fare sintesi sul programma. Poi l’analisi sul candidato sindaco, forse la scelta più difficile da compiere. Antonio Battista ha ancora qualche possibilità di essere riconfermato? I movimenti e la maggior parte dei partiti chiedono discontinuità. Ecco perchè alla fine si potrebbe decidere di ‘virare’ su un nome terzo che possa fare sintesi tra le varie anime della coalizione.

Le proposte sul tavolo potrebbero essere diverse e già circolano negli ambienti dem. Si parla, ad esempio, dell’ex assessore Ds Michele De Santis (anche se avrebbe detto di non essere interessato né come candidato consigliere né come sindaco), ma anche di Pierpaolo Nagni. C’è chi sarebbe pronto a proporre anche l’assessora Alessandra Salvatore (che qualche giorno fa ha smentito la volontà di candidarsi come sindaco) oppure di puntare in alto facendo il nome di un ‘cavallo di razza’ del Pd campobassano: Roberto Ruta.

Infine, nella rosa dei nomi ci sarebbe anche Michele Durante, il presidente dell’assise civica a palazzo San Giorgio nonchè vincitore delle primarie nel capoluogo. Lui per ora si è limitato a commentare l’esito dell’incontro odierno: “E’ stato certamente un dibattito positivo – ha commentato Michele Durante – che ha visto la relazione del segretario cittadino e inoltre l’intervento del segretario regionale sui vari incontri in corso con partiti e movimenti negli ultimi giorni. Un dialogo concentrato più sui origami che sulle persone, in attesa dell’assemblea regionale e del nuovo incontro con il circolo cittadino, convocato per il prossimo martedì”.

Eppure, la sensazione è che l’eventualità di procedere alle primarie per individuare il candidato sindaco sia ormai tramontata.

Sulla questione Durante è molto chiaro: “Se la realtà delle primarie dev’essere una contrapposizione tra me e Antonio Battista dico che è già superata. Perché ritengo che un’interpretazione del genere, se risolta all’interno del Pd, non deponga favorevolmente né per l’opinione pubblica e né per le altre forze politiche. Il Pd è un partito serio – ha concluso il presidente del Consiglio comunale di Campobasso- e abbiamo tutti la consapevolezza di una visione chiara: il nostro unico avversario è l’attuale classe dirigente”.

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