Termoli

Muore dopo intervento chirurgico, la famiglia vuole la verità. Sequestrata cartella clinica, fatta l’autopsia

Un presunto caso di malasanità al San Timoteo a detta dei parenti di A.M., 74 anni termolese, deceduto il 9 marzo scorso in seguito a complicanze dopo un'operazione al colon. La figlia si è rivolta alla Procura per chiedere giustizia. Due settimane dopo è stato disposto l'esame autoptico sulla salma.

Era entrato in ospedale per rimuovere un tumore che lo aveva colpito al colon. L’intervento sembrava essere andato per il meglio, ma poi ci sono state delle complicazioni. Dopo pochi giorni A.M., termolese di 74 anni, è morto in un letto del San Timoteo. Ora però la famiglia vuole che venga fatta chiarezza su quella morte e, ipotizzando un caso di malasanità, si è rivolta alla polizia facendo partire un’indagine coordinata dalla Procura di Larino che ha sequestrato la cartella clinica e disposto l’autopsia che si è svolta venerdì mattina, 22 marzo.

“Chiediamo giustizia” dice una delle figlie, da poco colpita dal lutto per la perdita dell’anziano papà. Il 74enne era stato ricoverato per l’asportazione del tumore il 19 febbraio scorso nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di viale San Francesco. “Il tumore era localizzato, dopo l’operazione papà si era ripreso” riferisce la donna con composta sofferenza. Però poi qualcosa è andato storto.

“Le complicazioni sono iniziate quando papà ha ripreso a mangiare, il 27 febbraio. Da allora è stato sempre peggio, finché il 9 marzo è stato sottoposto a un intervento d’urgenza ma non ce l’ha fatta. I medici hanno detto che è andato in arresto cardiocircolatorio, ma non mi hanno spiegato la causa della morte. Perciò ho deciso di presentare una denuncia”.

Dal 9 marzo scorso i funerali dell’uomo sono stati tenuti in sospeso. La magistratura frentana ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia sulla salma alla presenza dei periti di parte. Un esame che dovrà dare risposte certe sulle eventuali responsabilità del personale dell’ospedale in relazione al decesso dell’anziano. La famiglia sospetta infatti un caso di malasanità, ma saranno le indagini a stabilire se è stato così, se sono state commesse leggerezze nella gestione clinica del paziente. Purtroppo casi del genere non sono una rarità in questi tempi in cui i tagli alla sanità hanno reso sempre più complicato il lavoro dei medici e degli infermieri.

commenta