La diaspora nel carroccio

Le ex leghiste lanciano ‘Prima il Molise’ e sfidano la maggioranza: “Pronte a votare con l’opposizione”

Le due consigliere Aida Romagnuolo e Filomena Calenda alla guida di un nuovo soggetto politico, 'Prima il Molise', pronto a scendere in campo alle amministrative: “Siamo state elette nella maggioranza e resteremo nella maggioranza, ma vogliamo batterci sulle tematiche davvero importanti per questo territorio”. Ancora accuse sul coordinatore regionale: “Chiesta nuovamente a Toma la revoca delle deleghe da assessore”.

Il clima che regna nella maggioranza targata Toma non è certo dei più distesi. Vecchie ruggini per nuovi dissapori. E nuove logiche, nuove manovre. Come quelle che hanno portato Aida Romagnuolo e Filomena Calenda a celebrare lo strappo dalla Lega e creare un nuovo soggetto politico con cui scendere in campo anche alle prossime amministrative. Ben inteso: la formazione di “Prima il Molise” è e resterà inclusa in un’ottica di maggioranza, a livello governativo locale, ma la percezione è che ogni dialettica verrà d’ora in avanti declinata con equilibri e automatismi differenti.

È l’ultimo atto di una contesa aspra, oltre che ben nota. Una lacerazione consumata sull’altare di posizioni inconciliabili, relative soprattutto all’affaire Mazzuto e ai suoi strascichi, alle sue conseguenze. Una vicenda già ricca di colpi di scena e scossoni imprevisti, culminati con l’intervento dello stesso vicepremier Salvini, pronto a difendere l’operato del coordinatore regionale e a redarguire pesantemente il tandem Romagnuolo-Calenda.

Prima “separate in casa” e ora decise a incidere con una ritrovata autonomia: “Prima il Molise – ha spiegato Aida Romagnuolo nella conferenza di presentazione di questa mattina, 20 marzo – perché il Molise è la nostra casa, perché io sono figlia di questa terra e perché la nostra azione politica deve essere portata avanti primariamente in favore dei nostri cittadini. Siamo state stimolate da sostenitori e coordinatori cittadini che prima militavano nella Lega e che invece adesso sono a nostro fianco, proprio a causa delle divergenze con Mazzuto. Siamo un popolo determinato ed è con determinazione che ci impegneremo nella nostra azione: la nostra associazione sta lavorando molto sul territorio, anche in vista delle prossime amministrative. Parteciperemo ai tavoli del centrodestra, andremo alle amministrative con le nostre liste e faremo sentire la nostra voce”.

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Linea dura assolutamente confermata sull’ex presidente della Provincia di Isernia: “Ieri nella riunione di maggioranza ho nuovamente chiesto al presidente Toma la revoca delle deleghe da assessore a Mazzuto – ha commentato la Romagnuolo – Questo perché, considerando anche il fatto che ormai la Lega come partito non siede più in Consiglio regionale, Mazzuto rappresenta ormai solamente se stesso. In dieci mesi non ha prodotto quasi nulla, non ha affrontato i problemi e credo che star lì e percepire uno stipendio da assessore sia un’offesa al Molise e ai molisani”.

Posizioni condivise pienamente dalla collega Calenda, cofondatrice della nuova formazione politica: “Prima il Molise, nel cui logo non a caso spicca io guerriero sannita insieme ai colori della bandiera italiana, vuole battersi per tutte quelle sfide importanti per questa terra: tematiche socio-sanitarie, lavoro e occupazione, ma anche turismo e infrastrutture. Abbiamo obiettivi chiari, che mirano anche alla valorizzazione dei nostri prodotti locali, caseari, del tartufo. Vogliamo offrire sostegno a tutte le aziende che vogliono esportare le loro primizie, ma soprattutto vogliamo guardare a quelle istanze molisane che stanno vivendo un momento difficile, gettando il seme di un nuovo modo di fare politica. Del Molise – ha concluso la Calenda – ci si ricorda purtroppo solo in tempi di campagna elettorale. I partiti politici devono ascoltare la nostra voce: parteciperemo alle amministrative con i nostri candidati”.

L’ingresso in scena di “Prima il Molise” rischia di rappresentare un grattacapo in più per il governatore Toma, che potrebbe veder indebolita – se non addirittura barcollante – la tenuta dei numeri a palazzo D’Aimmo. Ma su questo fronte, almeno per il momento, qualche rassicurazione arriva: “Sin dall’inizio sono stata coerente con la mia linea politica – ha detto la Romagnuolo – Sono nella maggioranza e resto nella maggioranza, ma ciò non toglie ch’io non possa votare provvedimenti che vengono dall’opposizione se di interesse generale e se tendono al miglioramento del nostro territorio”.

Al fianco delle due consigliere, nella nuova “battaglia” politica anche Anacleto Monti, dal 2015 iscritto tra le fila leghiste: “Il concetto è guardare al territorio, ai molisani e alle loro esigenze. Perché a livello nazionale non si riesce a incidere se i referenti locali non portano avanti le istanze di questa terra e del suo popolo. Noi conosciamo le problematiche della nostra gente, degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani ed è per loro che ci impegneremo”.

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