Larino

Il carnevale larinese omaggia i Vigili del Fuoco con il carro e le targhe personalizzate

La 44esima edizione del Carnevale di Larino ha fatto colpo: una miriade di persone, provenienti anche da fuori Regione, ha invaso la città frenata per godersi lo spettacolo dei carri allegorici, abilmente creati dai maestri cartapestai.

Sei i carri che hanno sfilato nel doppio week-end dedicato alla festa più colorata del calendario. Tra questi uno che, con il titolo ‘Io non ho paura’, ha voluto scacciare la paura del terremoto ed omaggiare gli Eroi, quelli con la e maiuscola che, durante le calamità naturali, mettono a repentaglio la propria vita per salvare gli altri: i Vigili del Fuoco.

Ieri pomeriggio, domenica 10 marzo, dopo l’ultima sfilata, l’associazione ‘Officina dell’Arte’ ha consegnato una targa, appositamente creata, al Vice Comandante provinciale di Campobasso l’ingegnere Fabio Panella ed al capo dei distaccamenti di Termoli e Santa Croce di Magliano Capo Reparto Aldo Ciccone, accompagnati da una rappresentanza del personale operativo.

Molto sentiti i ringraziamenti fatti dall’Ingegner Panella, a nome di tutti i Vigili del Fuoco d’Italia, all’Associazione Officina dell’Arte che ha realizzato un carro allegorico a testimonianza della vicinanza costante, professionale ed umana che tutto il personale ha saputo dare alle popolazioni colpite dal sisma dell’Agosto 2018.

La descrizione del carro ‘Io non ho paura’:

Se dicessero che nel profondo della terra, chilometri sotto i nostri piedi, c’è una bestia enorme che quando si sveglia produce un boato cupo, “infernale”, il mondo trema e crolla intorno a noi, avremmo un’idea leggendaria del terremoto, piuttosto emotiva ma non lontana dal vero. Quando ti sei trovato in mezzo ad un terremoto, anche se ne esci senza un graffio, sai che esso resta nel grembo della terra come un colpo al cuore, orribilmente potenziale, sempre con la promessa di tornare, di colpirti ancora una volta più devastante. E’ proprio quando torna sentiamo l’angoscia che c’è qualcosa più grande di noi che ci coglie impreparati. Insicuri nelle nostre abitazioni, scuole, ospedali, e tutte le strutture pubbliche, che nel passato sono state costruite con criteri “primitivi” e menti arretrate, corruzione e ingiustizia. Il terremoto annida nei nostri cuori una paura che non ci lascia più, ma ci aggrappiamo all’ultima ancora, la nostra speranza persevera nelle forze dell’ordine, in particolare nel Corpo dei Vigili del Fuoco, presenti e costanti nei nostri giorni di difficoltà e disagio. Ed è proprio a loro che il nostro gruppo allegorico rende omaggio, onore e rispetto. Grazie a loro….Io non ho paura!

 

 

 

commenta