Dopo l'infortunio al largo di ancona

Gruista morto sulla piattaforma petrolifera, Ugl: “Fare chiarezza”

La Segreteria nazionale della Ugl Chimici-Energia stigmatizza la notizia della morte sul lavoro del molisano Egidio Benedetto, il 63enne gruista che ieri ha perso la vita in un tragico infortunio sulla piattaforma ‘Barbara f’ dell’Eni, al largo di Ancona.

“Ancora una volta ci troviamo a commentare amaramente un ulteriore incidente sul lavoro – scrive il sindacato -, avvenuto su una piattaforma al largo della costa marchigiana”.

Così il Segretario generale Ugl Paolo Capone: “È possibile che per risvegliare le nostre coscienze in materia di sicurezza sul lavoro ci sia bisogno dell’ennesimo incidente? Lo scenario è preoccupante e necessita di maggiori tutele, perché il settore marittimo include una schiera di personale qualificato che opera in mare in condizioni precarie. L’auspicio è che le Istituzioni potenzino i controlli e i sistemi di segnalazione e prevenzione degli incidenti nelle attività di mare. L’Ugl continuerà a far sentire la sua voce con il tour ‘Lavorare per Vivere’ in giro per l’Italia, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema della sicurezza sul lavoro.

Questa segreteria intende collaborare per quanto di competenza, a far chiarezza sull’accaduto, e chiederà un incontro ad Eni al fine di comprendere meglio le dinamiche dell’incidente, e possibilmente trovare ulteriori soluzioni che possano alzare ancor di più i livelli di sicurezza”.

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