Il dibattito in senato

Esercito, a rischio soppressione il Comando del Molise. Appello al ministro della Difesa

Il senatore Ortis ha preso posizione sull'argomento chiedendo l'intervento del governo e criticando il decreto legislativo dell'ex ministro Pd Roberta Pinotti: "Per la prima volta una regione resterebbe senza un presidio militare".

Il destino del Comando militare Esercito in Molise all’attenzione del Senato. C’è un decreto legislativo (il numero 7 del 28 gennaio 2014) dell’ex ministro Pd Roberta Pinotti che pone a rischio soppressione la sede di Campobasso. Ieri – 20 marzo – sulla questione è intervenuto nell’Aula di palazzo Madama il parlamentare molisano M5S Fabrizio Ortis: “Non si può consentire che la nostra regione perda ulteriori presìdi sul territorio, i molisani non sono inferiori a nessuno e meritano dignità pari agli altri cittadini”.

Il senatore ha visitato di recente (lo scorso 1 marzo) lo storico edificio che si trova al centro del capoluogo: “In quell’occasione ho avuto modo di conoscere sia il livello d’integrazione sul territorio del Comando, unico ente dell’Esercito presente in regione, sia la professionalità e la determinazione di tutto il personale, che da sempre rappresenta un sicuro punto di riferimento per l’intera comunità locale”.

Ortis ha criticato il decreto legislativo che mette in bilico il futuro del Comando: “Gli indicatori previsti nel decreto traggono ispirazione da logiche aziendali, per cui un provvedimento di soppressione di un ente dovrebbe dipendere o dalla scarsa produttività o dagli eccessivi costi di esercizio. Per il Comando militare Esercito Molise, tuttavia, non è questo il caso: per quanto riguarda l’indice di produttività, l’ente è al di sopra di molti reparti presenti in regioni ben più popolose; per quanto riguarda invece i costi di gestione, essi ammontano a una spesa annua di circa 60.000 mila euro, mentre l’eventuale chiusura graverebbe paradossalmente sul bilancio della Difesa per almeno 400mila euro, necessari tra l’altro solo a garantire soltanto l’indennità di trasferimento del personale militare disciplinata dalla Legge 86 del 2001”.

La soppressione del Comando militare del Molise inoltre segnerebbe un unicum: per la prima volta nella storia unitaria italiana una regione resterebbe senza presidi militari sul territorio.  “Un precedente unico e inaccettabile – ha rimarcato –  con conseguente affidamento al Comando militare Esercito Abruzzo di tutte le attività presidiarie e promozionali per il reclutamento, delle iniziative nel campo del collocamento al lavoro dei militari congedati, di quelle di raccordo con le istituzioni locali e di front office con il pubblico; attività queste, cosi come già ipotizzato dal Comando abruzzese, di difficile attuazione”.

Infine, c’è un ultimo aspetto che Ortis ha evidenziato: “La sciagurata ipotesi di una soppressione aprirebbe la questione delle emergenze; a tal proposito mi preme ricordare come il territorio molisano sia considerato tra le zone, così come la storia ci ha più volte insegnato, a più alto rischio sismico d’Europa”. Pertanto, in caso d’emergenza, il Molise sarebbe l’unica Regione italiana a non avere alcun presidio militare che assicurerebbe la vitale, quanto immediata funzione operativa e di coordinamento per il rapido e corretto funzionamento della macchina militare.

No, dunque, al depauperamento dei presìdi sul territorio: per questa ragione il senatore pentastellato ha chiesto al Ministero della Difesa di adoperarsi per garantire il mantenimento della struttura in regione, auspicandone anzi un potenziamento delle funzioni.

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