Unione dei comuni

Differenziata, fioccano i bollini rossi e buste non ritirate. A Petacciato si corre ai ripari

Fioccano i primi bollini rossi per chi non rispetta le regole della raccolta differenziata nei paesi dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno. Come annunciato, nella giornata di ieri 8 marzo gli addetti della Giuliani Environment hanno apposto i primi bollini di rifiuto non conforme a decine di sacchi della spazzatura non differenziata nel giorno del ritiro del secco indifferenziato.

A Petacciato sono stati tanti i casi segnalati e si sta discutendo molto del rischio di multe che però, va precisato, al momento non esiste. Ha provato a chiarirlo via social anche il sindaco Roberto Di Pardo che ha strappato alla ditta un maggiore impegno nell’informare i cittadini e venire incontro ai loro bisogni.

“Mi scuso con tutta la cittadinanza per l’informazione che non è stata capillare – ha scritto Di Pardo-, noi come amministrazione abbiamo cercato di fare il possibile, convocando tre incontri in comune, dando info sui social, a mezzo app, nelle due settimane che hanno preceduto l’avvio del nuovo servizio. Siamo arrivati a tanti ma non a tutti. Gli incontri in comune, seppur molto partecipati, non hanno sicuramente raggiunto l’obbiettivo di informare tutti. I social non li usano sicuramente le persone anziane. Insomma serviva più tempo e serviva una informazione cartacea per tutte le famiglie che purtroppo non ci è stata”.

La mancanza di brochure e materiale cartaceo era stato per altro ampiamente segnalato anche da primonumero.it nei giorni precedenti il cambio di gestione. Non tutti, per fare un esempio, sanno che le buste nere sono ormai bandite e non si possono usare nemmeno per l’indifferenziato.

“La ditta che fa il servizio aveva questo compito – ha aggiunto il primo cittadino -, e oggi dovrebbe divulgare la brochure, ma anche per la ditta i tempi sono stati stretti, hanno tante difficoltà con i mezzi nuovi che ad oggi ancora sono pronti, quelli pronti andavano adeguati, mancano dei cassoni. Insomma una serie di emergenze  che, sommate tra loro, hanno presentato dei punti di criticità che inevitabilmente ricadono sull’utente.

Voglio spezzare una lancia in favore della ditta: hanno avuto anche loro veramente poco tempo e non sono stati messi nelle condizioni di operare al meglio da parte della stazione appaltante. Però sono sicuro, conoscendo il titolare della Giuliani, i responsabili del servizio, i dipendenti che operano su Petacciato, che il servizio, dopo il necessario tempo di rodaggio, sarà soddisfacente per l’utenza, per il comune e anche per la ditta.

Ringrazio anche gli operatori che nel giro di una settimana, così come noi utenti, si sono trovati ad affrontare un sistema di raccolta differenziata diversa dal precedente. Ieri erano le 17 ed erano ancora in giro con i mezzi per il paese (il loro turno termina alle 12 iniziando la mattina alle 6)”.

A determinare i controlli c’è il fatto che adesso è la ditta a pagare per il secco prodotto. “Ed è un cambiamento importante – sottolinea Di Pardo – che porta la ditta ad effettuare dei controlli serrati su ciò che si mette nel mastello grigio e ad apporre il bollino rosso in caso di rifiuto non conforme. Bollino che non vuol dire multa, non vuol dire rimprovero ma ha l’unico scopo di segnalare che il rifiuto non è conforme e va differenziato con attenzione”.

Ecco spiegato il motivo dei tanti bollini rossi e delle buste non ritirate dagli operatori della Giuliani. “In molti casi ieri il bollino è stato apposto a chi aveva mischiato nel secco i metalli che vanno ora con la plastica. Pur non essendo un conferimento corretto, ritengo che ieri, solo per questi casi, la ditta avrebbe dovuto ritirare il sacco considerata la poca informazione data ai cittadini. Stessa cosa per il cartone della pizza: va nella carta se poco unto, va nel secco se mediamente unto, va nell’organico se molto unto. La discrezionalità non va bene e il rifiuto andava ritirato. Sono stato in contatto tutta la giornata con il titolare della ditta rappresentando queste criticità: i rifiuti in questi casi andavano ritirati”.

Ma non è tutto, perché fra i problemi c’è anche il funzionamento dell’App Junker. “Altri piccoli equivoci sono stati generati dall’app. Rifiuti che l’app indica come secco non sono stati ritirati perché l’operatore ha ritenuto che gli stessi fossero  differenziabili e allora, oltre alla formazione di noi utenti, bisogna lavorare alla formazione degli addetti alla raccolta per evitare situazioni simili”.

Poi c’è anche la colpa evidente dei cittadini. “In molti casi però nel secco ieri sono stati trovati rifiuti organici, plastica, vetro e carta in sacchi anche abbastanza grandi. E questo non va bene. Qui non è mancanza di informazione ma solo cattiva abitudine, ereditata dalla passata gestione, e poca attenzione da parte dell’utente. Il bollino ci sta. Ma va preso per il verso giusto: un invito a differenziare.

Oggi arriveranno le brochure, faremo altri incontri in comune, la ditta, tramite i suoi operatori, farà informazione nel corso dei passaggi per il ritiro, l’app sarà migliorata e sono certo che, grazie soprattutto alla nostra sensibilità, al nostro alto grado di senso civico, Petacciato raggiungerà percentuali altissime nella differenziazione dei rifiuti”.

In questo senso una novità importante è stata già programmata. “Con l’intento di migliorare il servizio – fa sapere il sindaco – ho ottenuto da parte della ditta la possibilità per venerdì 15 marzo di tenere aperto l’ecopunto anche nelle ore pomeridiane dalle 15 alle 17. Chi si vede non ritirati i rifiuti avrà, così, la possibilità di recarsi presso l’ecopunto per poter differenziare il rifiuto e capire il perché del non ritiro. Chiaramente, una volta depurato il secco dai rifiuti differenziabili, lascerà tutto lì: sarà compito della ditta conferire immediatamente in discarica il secco residuo che, per legge, non può sostare presso l’isola ecologica”.

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