Campobasso

Come un invasato, fa la rapina e si vanta su whatsapp: “È stato bellissimo, meglio di una botta di coca”

E' il deprecabile messaggio vocale che il 31enne consumatore di droga ha inviato ad un amico subito dopo aver commesso il colpo al discount di via Puglia. La squadra mobile lo ha braccato in pochissimo tempo, rinvenendo anche la refurtiva. Sul suo telefonino gli screen shot dei giornali che parlavano di "Operazione Pensa"

“Ho appena fatto una rapina. Ho indossato una maschera, Una botta di adrenalina, peggio della cocaina. Manco dieci secondi e ho svaligiato la cassa. E’ stato bellissimo”.

Subito dopo il colpo all’Md di via Puglia, il campobassano si vantava con queste parole in un messaggio vocale diretto ad un amico.

 

Voce sovraeccitata, toni da esaltato – probabilmente anche a causa dell’uso di sostanze – racconta con questa deprecabile spavalderia quel momento di devianza di cui si è appena reso protagonista.

Volto coperto da una maschera bianca, coltello alla mano, il colpo poteva finire peggio. Lo spiegano bene le immagini delle telecamere selezionate dalla squadra mobile in fase di indagine: veri e propri istanti di follia.

Si osserva l’uomo che rapido, fulmineo, minaccia corpo a corpo la cassiera. Svuota la cassa, poi fugge. Attimi interminabili che guerreggiano su due diversi fronti: la paura della vittima e la sicurezza del rapinatore, lo choc della commessa e il fanatismo del criminale, uno che non ha nemmeno la lucidità mentale di tenersi per sè i dettagli del reato appena commesso, e li spiffera incredibilmente via whatsapp a un amico con il telefonino che poco dopo sarebbe stato sequestrato e il cui messaggio lo inchioda irrevocabilmente.

Quando negli uffici della squadra mobile arriva la segnalazione del colpo, gli uomini di Raffaele Iasi assieme ai colleghi della Volante avviano una serie di controlli incrociati.

Hanno subito dei sospetti. Conoscono l’area, e sanno qualcosa ma non parlano. Raccolgono elementi, poi intercettano quello che cercano.

Gli agenti della Mobile  lo beccano in Piazza San Francesco. Addosso ha ancora i soldi della rapina: 340 euro. Scatta la perquisizione a casa e anche in questo caso l’esito è positivo: la polizia scopre il coltello, la maschera, la giubba.

 

È lui. Non ci sono più dubbi. E ancora una volta  – come ha poi spiegato il dirigente della divisione anticrimine Domenico Farinacci nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in questura – “Raccontiamo di un delitto efferato che si lega al mondo degli stupefacenti. Il coltello utilizzato per la rapina – spiega il dirigente – è annerito in punta. chiaro elemento di prova che veniva usato per tagliare hascisc. Ma è lui stesso che ammette l’uso di cocaina. Parliamo di un delitto pericoloso come nel caso specifico perché si evince dal racconto che questo signore fa l’istante successivo di essere fiero di qualcosa per cui ognuno di noi proverebbe ribrezzo”.

La squadra mobile che durante le perquisizione gli  sequestra anche il telefonino, scoprirà nella sua galleria fotografica alcuni  screenshot dei giornali locali che raccontavano qualche giorno fa di “Operazione Pensa” . Il 31enne voleva seguire la strada senza uscita che ha portato in carcere anche un altro rapinatore. E adesso,  ha portato in cella anche lui. La Mobile infatti lo ha arrestato nella quasi flagranza, il pm ha chiesto la convalida del fermo al gip in attesa dell’interrogatorio di garanzia e udienza convalida.

 

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