Il dibattito

Cimitero per animali: dopo la lettera della padrona di Frida un ordine del giorno in Consiglio

Il consigliere Alberto Tramontano porterà in Consiglio comunale a Campobasso la richiesta di istituire un cimitero per animali d'affezione nel capoluogo di regione. L'ordine del giorno protocollato in Municipio segue la lettera della lettrice di Primonumero.it che ha raccontato la morte della sua gatta dopo 19 anni e il dolore per la mancanza di un posto in cui seppellirla.

La mancanza di un cimitero degli animali, messa in evidenza da una lettrice di Primonumero.it solo pochi giorni fa, diventa immediatamente un ordine del giorno firmato dal consigliere della Lega Alberto Tramontano che chiede all’Amministrazione di “individuare un’area comunale da destinare a cimitero per animali d’affezione, nonché di predisporre un regolamento comunale sulla scorta della normativa nazionale e regionale”.

Probabile che incida la campagna elettorale, già entrata nel vivo nel capoluogo di regione. Possibile che l’ordine del giorno sia anche un tentativo di strappare consensi fra i tanti cittadini campobassani che fanno i conti con la mancanza di un servizio essenziale: chi possiede un animale da compagnia – che come è inevitabile a un certo punto smette di vivere – col quale ha condiviso un pezzo di vita e dal quale ha ricevuto molto affetto, non accetta di sicuro la brutalità della norma che suggerisce di smaltire le carcasse di cani e gatti in discarica.

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Alberto Tramontano ha deciso di fare sua la richiesta arrivata da Martina R. con una lettera che ha emozionato il pubblico e ha suscitato una riflessione generale proprio sulla mancanza, nelle principali cittadine molisane, di un cimitero per animali. Nel documento protocollato in Municipio si fa riferimento al rapporto Assalco-Zoomark 2018 che stabilisce come il numero di cani e gatti presenti sul territorio nazionale sia di circa 60 milioni.

Negli ultimi decenni gli animali da compagnia sono diventati un vero fenomeno sociale e culturale, determinando anche da un punto di vista normativo importanti cambiamenti a tutela dei loro diritti. Il consigliere cita la legge 281 del 1991 con la quale si riconosce ad alcune specie lo status di animali d’affezione (dunque un valore che prescinde dall’aspetto economico) e nel 2004 la legge 189, negli articoli 544 ter e 727 del Codice Penale, che riconosce e punisce il reato di maltrattamento di animali.

Cani e gatti non solo come proprietà di qualcuno ma come esseri a sé, con dignità e ragione propria. La relazione con l’animale è fondamentale, come confermano ricerche condotte da psichiatri e psicologi che ne hanno dimostrato gli effetti positivi sul cervello e sull’umore. “Nonostante la natura unica e particolare del rapporto – scrive il consigliere Tramontano citando proprio la riflessione fatta dalla padrona di Frida, la gatta di 19 anni di cui ha parlato Primonumero morta pochi giorni fa – il sentimento che lega i due partner è paragonabile in tutti i suoi aspetti al rapporto con le altre persone”.

Malgrado questo in Molise non esistono cimiteri comunali per animali da compagnia, dice ancora Tramontano ricordando che spesso la prassi vuole che i corpi siano affidati agli istituti di zooprofilassi per lo smaltimento, come pure il fatto che molte persone non accettano questa idea e vorrebbero avere un luogo in cui poter seppellire cani e gatti anche per tornare a salutarli, così come si fa con i defunti.

In realtà il Molise un cimitero degli animali esiste e Primonumero ne aveva parlato non molto tempo fa. Si tratta del Boschetto di Carpinone, piccolo cimitero per animali di affezione, iniziativa privata gestita da Lucio Leva, agronomo che ha voluto dare una risposta positiva alla crudeltà di chi avvelena gli animali, come è capitato a lui.

Non esistono comunque cimiteri comunali, né a Termoli, né a Isernia né a Campobasso.

Il progetto di Termoli avviato un anno fa si trova in alto mare e non vede uno sbocco. Non ancora, almeno. “Eppure la legge del 21 aprile 2008 – conclude Tramontano – prevede la possibilità che possano essere costituiti cimiteri per animali di affezione”.

Il capoluogo di regione da questo punto di vista potrebbe essere un esempio anche se nessuno vorrebbe seppellire il proprio animale a 100 chilometri di distanza. Da qui la richiesta, per la quale c’è l’augurio che possa essere accolta. E magari non solo a Campobasso.

 

 

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