Alla fine aspettare i tempi del Project Financing, imponente progetto di riqualificazione e ampliamento del cimitero termolese da 14,5 milioni di euro tra pubblico e privato, si è rivelato impossibile. Perché, con i ritardi su ritardi accumulati e le proroghe concesse alla ditta attuale nell’attesa di avere tutti i pareri necessari per cominciare gli scavi, si rischia di ritrovarsi con centinaia di bare senza un posto. I defunti, d’altronde, non possono stare certo dietro ai tempi della burocrazia, che spesso – ed è questo il caso – sono elefantiaci. Si parla di Project Financing per il camposanto da anni, e mentre l’emergenza cresce a dismisura non si vede l’ombra di un escavatore. L’inizio dei lavori non è nemmeno preventivabile: nemmeno in Comune sanno dire quando e come ci si metterà al lavoro per alzare i muri di cemento che dovranno accogliere le bare.
Così, con un colpo di scena innescato anche dalle drammatiche immagini delle casse funebri e degli ossari “in lista d’attesa” nello spazio ridotto della camera mortuaria, si è deciso di correre ai ripari.
Ieri mattina in Comune una riunione straordinaria tra l’assessore Enzo Ferrazzano, il segretario comunale Vito Tenore e il dirigente ai Lavori Pubblici Gianfranco Bove ha sfornato una soluzione tampone, ma indispensabile. Si procederà con un intervento in urgenza – e al di fuori del Project Financing – per realizzare 120 nuovi loculi.
Quando? Subito, il prima possibile. In Municipio lasciano trapelare che al massimo entro un paio di mesi il prefabbricato sarà ultimato. Dove? Nello spazio attiguo a quello dove sorgono i loculi – prefabbricati anche quelli- fatti due anni fa, dunque nella parte nuova verso il mare.
Le risorse finanziarie sono state già reperite, perché il Comune aveva acceso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per mettere in piedi tombe in un progetto poi revocato perché inserito nel più ampio Progetto di Finanza. Ora è stata chiesta una devoluzione del mutuo dal vecchio progetto a questo nuovo, proprio in considerazione del fatto che si registra una situazione che più critica non si può. Tanto che l’ingegner Bove avvierà immediatamente le procedure per affidare l’intervento alla ditta che presenterà l’offerta più vantaggiosa.
Del resto non c’è una alternativa, sebbene negli ultimi giorni, rispetto alla settimana scorsa, la situazione sembra essere migliorata e il numero di bare impilate si è drasticamente ridotto. I defunti hanno trovato posto nelle fosse liberate da cittadini morti almeno 35 anni fa, come da procedura, i cui resti vengono conservate nelle cassette “salvaspazio”.
Ma le tombe a terra, nei due campi all’ingresso del cimitero, sono esaurite di nuovo. Necessario procedere a una ordinanza di estumulazione per liberare altri posti. Il sindaco Angelo Sbrocca dovrebbe firmarla a giorni.
E in questa prospettiva è stata rafforzata momentaneamente la Dr Multiservice, con due operai extra che stanno dando man forte: approfittando dei giorni di bel tempo che si spera possano durare un po’, i lavori di disseppellimento hanno la priorità assoluta.
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