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Stroke Unit: un milione di euro ed un edificio vecchio e fatiscente. È davvero una buona idea?

Con delibera Asrem 161 del 07.02.2016 si prevede la realizzazione di un nuovo reparto di Neurologia e Stroke unit (si suppone di primo livello) al quinto piano del Presidio Ospedaliero Cardarelli di Campobasso con previsione di spesa di oltre 1 milione e 200 mila euro.

Il provvedimento è assolutamente condivisibile ed assolutamente opportuno, dal punto di vista dell’assistenza delle patologie tempo dipendenti come il trattamento degli ictus cerebrali, ma francamente mi appare strano che vengano spesi tutti quei per ubicarlo in una struttura che da molti è ritenuta vecchia e fatiscente al punto tale da ritenerla non idonea nemmeno ai servizi già esistenti e spesso portata all’attenzione di numerose esternazioni pubbliche che sono arrivate ad ipotizzarne e richiederne addirittura la chiusura per palesi problemi strutturali. Spendere tutti quei soldi anche per ristrutturare una struttura edilizia a dir poco fatiscente e decadente  lascia più che stupiti. Ancora una volta ‘il filo è a piombo ma il muro rischia di venire storto’.

L’Asrem agisce correttamente per il bene del malato prevedendo un servizio essenziali, ma poi si è costretti a spendere tutti quei soldi nell’esistente che forse presto potrebbe essere anche dismesso. Infatti in passato si era anche fatta l’ipotesi di fare un trasferimento dell’intero Cardarelli alla struttura ospedaliera della Cattolica per evitare di costruirne onerosamente un’altra ex novo. E’ inutile buttare enormi somme per costruire cattedrali nel deserto senza tener conto di una programmazione a lungo termine come è già successo per l’ospedale di Larino.

Visto che la sanità molisana è commissariata ed il commissario è già operativo, a mio avviso su questo argomento e con un impegno di spesa così importante, sarebbe stato bene – e forse doveroso – consultarsi ed affrontare preventivamente il problema della stroke unit e patologie tempo dipendenti prima con il nuovo commissario alla sanità, in una prospettiva più ampia di riorganizzazione sanitaria complessiva, che comprenda anche la valutazione del patrimonio edilizio attualmente a disposizione dell’Ospedale Unico Regionale del Molise.

Non appaia campanilistico ma l’ospedale di Termoli ha già tutte le caratteristiche per ospitare una stroke unit di primo livello anche per le concrete possibilità viarie e di giusto collocamento per raggiungere facilmente, e nel più breve tempo possibile, le stroke unit di secondo livello ubicate fuori regione, San Giovanni Rotondo, Foggia, Pescara, in meno di un’ora, a differenza di Isernia o Campobasso.

Si risparmierebbero i soldi per la ristrutturazione e si garantirebbe un servizio di emergenza più efficiente e più celere per il paziente. Spendere tutti quei soldi in una struttura così vetusta, fatiscente e già tacciata di pericolosità è davvero una buona idea?

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