5 mesi e mezzo dopo il sisma

Sfollati del terremoto di agosto, arrivano 6 mesi di rimborso per i 450 cittadini con la casa inagibile

Il Governatore Donato Toma ha firmato i decreti di liquidazione delle autonome sistemazioni degli sfollati del sisma di agosto. Sono 450 e abitano in 7 Comuni che nel giro di una settimana verseranno il denaro a chi è rimasto senza casa. "Ora subito la proroga dello stato di emergenza" dichiara la consigliera Filomena Calenda. Al Molise una seconda tranche di finanziamento per oltre 3 milioni di euro.

5 mesi e mezzo dopo il terremoto in Basso Molise, arrivano i fondi per gli sfollati. E questa volta non è un annuncio perché il Presidente della Regione Donato Toma ha firmato i decreti di liquidazione delle autonome sistemazioni degli sfollati del sisma del 16 agosto. I quali possono ora contare su un indennizzo dello Stato per pagare le spese relative all’affitto temporaneo in una casa sicura, nell’attesa dei lavori di sistemazione che – hanno già garantito dalla Protezione Civile – in questo caso saranno più celeri rispetto ai lunghissimi tempi di ricostruzione italiani.

Una buona notizia che, come precisa la consigliera regionale della Lega Filomena Calenda, ne anticipa un’altra, ovvero lo stanziamento, da parte del governo centrale, di altri 3 milioni e 250mila euro da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto di magnitudo 5.1. Complessivamente sono circa 450 gli sfollati, residenti nei comuni di Montecilfone, Palata, Larino, Guglionesi, Acquaviva, Guardialfiera e Tavenna.

Ora si attendono i tempi tecnici per far arrivare le somme nei 7 comuni che le pagheranno ai cittadini. “In una settimana sarà fatto” dichiara il sindaco di Montecilfone Franco Pallotta, che ha messo in evidenza la necessità di snellire la macchina burocratica. Ed è sempre Filomena Calenda a ricordare che sono passati 5 mesi prima che i soldi arrivassero a destinazione “e in questo periodo molti comuni hanno agito in modo autonomo, così come diversi cittadini, che hanno dovuto anticipare somme importanti di denaro per poter vivere in un’abitazione sicura. Fondamentale perciò attivarsi per prorogare lo stato di emergenza, che scade il prossimo marzo. Ricevere i finanziamenti – continua la consigliera della Lega Salvini –  e non poter usufruire di una legislazione speciale servirebbe a poco o a nulla. È più che mai necessario che il governo regionale si adoperi per concretizzare un impegno politico riguardo alla gestione dell’emergenza terremoto, innegabilmente più proficuo rispetto a quanto fatto dalle legislature precedenti”.

Il rimborso agli oltre 400 sfollati per il momento copre sei mesi, e cioè quelli stabiliti dall’ordinanza. La proroga è quasi scontata qualora, come sembra inevitabile, i lavori di sistemazione e ristrutturazione dovessero tardare. I fondi arrivati in Regione, 2 milioni di euro, accreditati dal governo nazionale per la gestione dell’emergenza del nuovo cratere molisano, serviranno anche a mettere in sicurezza il serbatoio di Montecilfone e quello di Tavenna e, a Guglionesi, Palazzo Vernucci, edificio pericolante che necessita di un rapido intervento per permettere alle tante famiglie che abitano nel perimetro di caduta di tornare finalmente a casa. Anche loro infatti sono state coinvolte da un ordinanza di sgombero visto che il palazzo di 25 metri sospeso nel vuoto rischia, in caso di crollo, di finire sopra le loro case.

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