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Ritardi nei pagamenti alle imprese, Ance a tutela dei danneggiati

Le imprese edili vanno pagate entro 30 giorni dalla data di emissione del Sal, ossia lo stato di avanzamento dei lavori: lo ha ribadito la Commissione europea che, interpellata dall’Ance Molise, l’associazione che riunisce i costruttori edili della regione, si è pronunciata sull’annosa questione dei ritardi nei pagamenti.

Una boccata di ossigeno e un successo storico nella battaglia a sostegno dei diritti delle imprese: l’Ance, infatti, ha interpellato la Commissione Europea sulla legittimità delle clausole contenute nei bandi Anas e Rfi che prevedono tempi di pagamento delle rate di saldo in media rispettivamente di 120 e 136 giorni: la Commissione ha confermato che i pagamenti degli stati di avanzamento lavori devono avvenire, senza eccezioni, entro 30 giorni dalla data di emissione del SAL (Stato Avanzamento Lavori), conformemente alla Direttiva 2011/7/UE in materia di ritardo dei pagamenti.

“Le suddette clausole, dunque, ancorché sottoscritte, sono da considerarsi nulle”.

Il parere emesso dalla Commissione è chiarissimo ed in linea con quanto disposto dalla giurisprudenza europea in materia.

“Il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione – osserva Cosmo GALASSO, presidente dell’Ance Molise – ha costretto moltissime imprese ad indebitarsi con le banche, facendosi carico di costi che non avrebbero dovuto sostenere per centinaia di milioni all’anno. Oggi la sofferenza del nostro sistema bancario, con la continua restrizione del credito, sta portando queste imprese al fallimento”.

Tutte le imprese edili che vogliono ottenere rettifiche alle situazioni contrattuali in essere possono rivolgersi all’associazione che fornirà indicazioni anche per far ottenere loro il ristoro degli interessi per ritardato pagamento.

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