Campobasso

Nuova scuola a Mascione, si apre il cantiere. Tregua con i genitori che avevano riconsegnato le tessere elettorali

Presentato questa mattina - 6 febbraio - il progetto del nuovo edificio che sorgerà in contrada Mascione a Campobasso. 1, 2 milioni il costo dell'opera. "E' un finanziamento interamente a carico del Comune di Campobasso. Nel 2017 avremmo potuto rifare gli asfalti e i marciapiedi, ma abbiamo preferito le scuole per gli studenti", ha puntualizzato il sindaco Antonio Battista.

“Ora possiamo andare a riprenderci le tessere elettorali in Prefettura“. Volti distesi e più sereni tra i rappresentanti del comitato e i genitori degli alunni di contrada Mascione. La scuola venne chiusa nel 2017 per motivi di sicurezza dopo le indagini di vulnerabilità dell’Università del Molise che suggerì di abbattere la struttura. Loro diedero vita ad una protesta eclatante contro il Comune: dopo alcuni sit-in, si ritrovarono in piazza Pepe e riconsegnarono le schede per votare. Uno ‘sciopero elettorale’ inedito per la città di Campobasso.

Ruggini e veleni ora archiviati. Mentre i bambini sono stati trasferiti prima nella ‘Montini’ (anche questa chiusa) e poi nel plesso di via Gramsci per consentire lo svolgimento regolare dell’attività didattica.

La scuola di Mascione si farà e fra un anno sarà aperta. La prossima settimana l’amministrazione consegnerà i lavori per la costruzione di un edificio antisismico e di una nuova chiesa in uno dei quartieri più popolosi del capoluogo. Questo il cronoprogramma delineato durante la conferenza stampa di oggi, quando è stato presentato il progetto curato dai professionisti del Comune, l’architetto Giovanna Iannelli (dirigente del Settore Lavori pubblici) e dall’architetto Pino Tucci.

Un milione e 200mila euro il costo dell’opera. “E’ un finanziamento interamente a carico del Comune di Campobasso”, puntualizza subito il sindaco Antonio Battista. “Nel 2017 avremmo potuto rifare gli asfalti e i marciapiedi, cosa che faremo non appena le condizioni atmosferiche lo consentiranno. Ma abbiamo preferito fare le scuole per gli studenti. Entro la fine del mandato saranno 7 i milioni di euro investiti sulle scuole. Faremo presto anche l’anagrafe degli edifici scolastici”. Una precisione per rispondere anche a qualche critica mossa nei confronti del suo operato.

Antonio Battista

“La prossima settimana apriremo il recinto del cantiere, poi inizieremo l’abbattimento del vecchio edificio. La scuola di Mascione sarà il fiore all’occhiello di una parte più periferica ma comunque importante della città”. Un quartiere che probabilmente, senza la scuola, sarebbe stato condannato al declino e allo spopolamento.

E ancora, ricorda il primo cittadino, “è il quarto progetto che presentiamo nel giro di pochi giorni dopo quelli per costruire i poli di Vazzieri e al Cep e per la nuova scuola di via Crispi”.

scuola Mascione

700 metri quadrati per il nuovo istituto che sorgerà su un’area complessiva di 3800, ad un solo piano, antisismica, con cinque aule comunicanti e un impianto fotovoltaico sul tetto. E ancora: parcheggi per il personale scolastico, una piccola biblioteca e uno spazio centrale – “un’agorà”, la definizione usata – per le attività didattiche, extra didattiche e sportive dei piccoli alunni in assenza della palestra.

Caratteristiche illustrate dall’architetto Tucci che ha mostrato una serie di slides con i rendering del progetto. “Ogni aula è di 55 metri quadrati, quindi una dimensione superiore agli standard minimi previsti dalla norma. Le aule inoltre sono collegate e chiuse da vetrate esterne che, oltre a garantire una corretta illuminazione delle aule, consentono un rapido accesso all’esterno nel caso in cui sia necessario evacuare l’edificio o svolgere attività didattiche all’aperto. Inoltre, sarà circondata da uno spazio verde più ampio rispetto a quello della vecchia scuola”. Infine, “sullo sfondo si vede la chiesa di prossima realizzazione” come prevede il progetto dell’amministrazione di palazzo San Giorgio.

pianta scuola Mascione Campobasso

A ricostruire la scuola, chiusa in via precauzionale a novembre del 2016, sarà una ditta di Roma, la Consorzio stabile Alveare network, che ha presentato un ribasso di poco superiore al 30 per cento sull’importo a base di gara.

“Oggi sento il bisogno di dire grazie all’amministrazione perchè spesso si danno le cose per scontate”, ma “questa volta la parola è stata mantenuta, realizzare un’opera del genere non era facile”, le parole della dirigente scolastica Agata Antonelli che ha dovuto fronteggiare un periodo durissimo e raccogliere gli sfoghi dei genitori preoccupati per la sicurezza dei loro figli.

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