Trivento

Il prete non c’è, rubano nella casa parrocchiale: presi l’oro di Sant’Anna e i soldi per i poveri

Ad accorgersi del colpo, che sarebbe avvenuto ieri sera, il sacerdote del paese, don Antonio Mascia: "Un furto che mi addolora, anche perchè le offerte dei fedeli erano destinate alle famiglie povere del Camerun".

Si è accorto che qualcuno era entrato nella casa parrocchiale dopo aver celebrato la messa. Erano stati portati via l’oro di Sant’Anna e i soldi raccolti per le famiglie bisognose del Camerun. Erano più o meno le otto di sera, quando don Antonio Mascia – il sacerdote di Trivento – si è accorto di quello che era successo e ha lanciato l’allarme.

I malviventi si erano introdotti nell’abitazione tra le 18.30 e le 20 approfittando della sua assenza e del buio. Probabilmente in quel momento non passava nessuno, nonostante lo stabile si trovi al centro del paese, davanti alla chiesa di Santa Croce. Ma i colpevoli si sono introdotti nella casa parrocchiale dall’ingresso secondario che affaccia su una via poco frequentata. Poi hanno forzato la serratura della porta dell’ufficio parrocchiale.

Una volta dentro, hanno rubato l’oro di Sant’Anna della chiesa di contrada Maiella che si trova ad alcuni chilometri dal centro abitato. Il parroco aveva preferito conservare i preziosi nella casa canonica pensando probabilmente che così fosse al sicuro, al riparo dai malintenzionati.

L’oro di Sant’Anna, che viene celebrata l’8 settembre con una festa sentita dalla comunità, era custodito in un armadio che è stato scassinato dai ladri. Che poi, sapendo probabilmente che avrebbero potuto incrementare il bottino, sono saliti al secondo piano, proprio nelle stanze in cui don Antonio abita. E qui hanno messo le mani sui soldi, diverse centinaia di euro, frutto delle offerte che il sacerdote aveva raccolto e che erano destinati alle famiglie povere del Camerun, uno dei Paesi più poveri dell’Africa nel quale don Antonio ha operato come missionario per 13 anni. Infine, si sono dileguati facendo perdere le loro tracce.

Il parroco, comprensibilmente sotto shock, ha immediatamente allertato i carabinieri di Trivento che hanno iniziato a raccogliere gli elementi necessari per avviare le indagini, per capire se i colpevoli potessero essere persone del posto, le quali avrebbero potuto conoscere le abitudini di don Antonio e quindi sapere che nella casa canonica erano conservati i preziosi e i contanti.

Il prete oggi – 24 febbraio – ha sporto denuncia. Inoltre, al termine della celebrazione eucaristica, ha informato i fedeli del paese di quello che era avvenuto non nascondendo il suo sgomento per il furto. Sconcerto condiviso anche dalla comunità dei fedeli perchè l’oro di Sant’Anna è stato raccolto nel corso degli anni ed è stato offerto come segno di devozione, mentre il denaro avrebbe aiutato le persone più bisognose dell’Africa. Ma ora, a causa del furto, l’iniziativa di beneficenza è andata in fumo.

“Sono molto dispiaciuto sia perchè l’oro di Sant’Anna è espressione della fede e della religiosità delle persone – ha sottolineato don Antonio contattato da Primonumero – e poi la somma di denaro portata via dall’appartamento in cui abito era destinata alle famiglie del Camerun. E’ un gesto forte sia per chi lo subisce che per chi lo fa. Rubare ai poveri è un gesto grave già nei confronti delle persone normale. Poi quando è fatto ai danni dei poveri, deve toccare la coscienza di tutti”.

(foto archivio)

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