Non bastava aver dovuto abbandonare il palazzetto utilizzato per oltre 30 anni. Adesso per l’Airino basket c’è anche la beffa. Da qualche giorno infatti la storica società cestistica termolese può utilizzare la palestra della scuola di Difesa Grande, ma l’impianto non è adatto alla pallacanestro, visto che ha un canestro completamente sfondato e l’altro con la rete bucata. Insomma quando si dice che la toppa è peggio del buco.
Il buco in questo caso è l’ormai nota vicenda che ha visto l’Airino essere mandata via dal palazzetto di Piazza del Papa, chiamato appunto Palairino, nel bel mezzo della stagione agonistica. Il Comune sostiene che i lavori erano noti da tempo e la società di Fernando Biondi avrebbe avuto tutto il tempo per trovare una soluzione alternativa. L’Airino invece rimanda al mittente le accuse di abusivismo avanzate dal sindaco Sbrocca e afferma che addirittura il Comune per anni non aveva fatto l’accatastamento della struttura.
Sia come sia, da dicembre i lavori di ristrutturazione dell’impianto hanno comportato l’interruzione di tutte le attività del minibasket e del settore giovanile di pallacanestro dell’Airino. Così da circa due mesi e mezzo gli allenamenti sono stati pochissimi e le partite rinviate molte. Ma il vero motivo del contendere è il futuro, dato che il sindaco ha deciso di non far disegnare le strisce di delimitazione del campo da basket al Palairino, destinando soltanto a volley e futsal, e smistando tutte le attività della palla a spicchi al PalaSabetta dopo la pubblicazione di appositi bandi. Una questione che presto verrà affrontata in consiglio comunale, come chiesto da cinque esponenti di minoranza.
Il problema è che i circa 400 tesserati (non tutti dell’Airino) dello sport della pallacanestro in città non riescono a dividersi le poche ore pomeridiane a disposizione nel palazzetto di via Ischia. Così la dirigenza dell’Airino ha dovuto trovare una soluzione tampone, in concerto con la struttura comunale. Sono venute fuori ore libere nella palestra della scuola di Santa Maria degli Angeli e da pochi giorni le attività del minibasket dell’Airino si sono spostate lì.
Purtroppo però sono attività che non possono essere considerate pallacanestro. “Senza un canestro è un altro sport” si sfogano dirigenti e allenatori. “Come pensa il Comune di farci allenare qui senza che ci siano le attrezzature adatte. Oltretutto in palestra piove per via delle infiltrazioni e per i bambini è pericoloso. Da due mesi e mezzo i nostri tesserati non si allenano e per forza giocano male. Abbiamo buttato via un anno per colpa del Comune. E ancora parlano di aprire la palestra dell’Istituto industriale che, non si sa bene perchè, resta chiusa“.
Uno sfogo amaro e per certi versi condivisibile, considerando gli sforzi che le società del territorio fanno per portare avanti le attività sportive a Termoli e dintorni.
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