Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di chiusura del bar Evelin di San Salvo, al confine con il Molise, così come di tutti gli altri beni che erano stati sequestrati in una operazione antimafia delle forze dell’ordine del 28 gennaio scorso fra Abruzzo, Molise e Puglia e che aveva posto i sigilli a 4 immobili, quote di 5 società e 19 auto per un valore che si aggira sul milione e 200mila euro per presunti traffici di stupefacenti dall’Albania.
Nella vicenda era stato coinvolto anche il 48enne pregiudicato Matteo Colapietra, sanseverese ma residente a Campomarino. Quest’ultimo tuttavia nega qualsiasi coinvolgimento nell’organizzazione criminale.
La decisione del Riesame dell’Aquila ha quindi portato all’annullamento del provvedimento di sequestro. Il bar che era stato considerato luogo principale dello spaccio di stupefacenti provenienti dall’Albania da parte di una grossa organizzazione criminale ha riaperto già ieri 21 febbraio.
Proseguono intanto le indagini dei magistrati della direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila e portate avanti dai comandi di Guardia di Finanza e Carabinieri della provincia di Chieti. In tutto circa 60 persone risultano indagate.
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