Uno scrittore a cena

Dacia Maraini a Termoli: “Città di pietra tra antico e moderno, mi piace”

Città di pietra ma anche dai sapori moderni, che si muove sul filo tra passato e presente. Termoli è piaciuta a Dacia Maraini, ospite venerdì scorso dell’evento “Uno scrittore a cena” promosso dall’associazione ‘Sopra le righe’. “Città bellissima piena di sorprese, città di pietra, ha qualcosa di antico e anche di moderno, mi piace molto”.

Così la scrittrice a proposito di Termoli, dove ha presentato il romanzo “Corpo felice” in un’atmosfera partecipata ed entusiasta. Dacia Maraini, scrittrice, poetessa , drammaturga il cui nome è affermato da decenni in ambito nazionale e internazionale, ha raccontato anche la sua esperienza nella letteratura: “Ho iniziato a scrivere a 13 anni con il giornale della scuola – ha raccontato – e sono andata sempre avanti”.

Non si è dilungata sull’ultima opera, in fase di preparazione. “E’ ancora troppo presto per parlarne. L’ultimo libro è sempre quello a cui sono più vicina perché mi ha tenuto compagnia per due anni”. Tra i ricordi considera indimenticabile “il ritorno dal Giappone in Sicilia, ho trovato l’Italia integra bellissima, piano piano si è modificata, purtroppo si è anche rovinata”. Il periodo trascorso in un campo di concentramento in Giappone, dove viveva con la famiglia, l’ha segnata profondamente. “Il Giappone non lo rimpiango perché ci ho sofferto molto. Però ci torno perché mi invitano in continuazione”.

La serata si è svolta al ristorante Salsedine del Lungomare, con una cena curata dallo chef Massimo Talia che ha preparato menù ispirati ad alcune opere dell’autrice, fra cui un risotto al gambero rosso intitolato “la lunga vita di Marianna Ucria”. La serata è stata curata dalle instancabili Donatella Langiano e Emma Sarcinelli, dell’associazione Sopra le Righe.

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