Termoli

Centrodestra riunito per decidere il candidato sindaco. Al tavolo anche i Popolari di Niro ma manca Forza Italia

Si è riunito oggi il tavolo del centrodestra termolese. Presenti FdI, Lega, Prima Termoli, Direzione Italia, Dc e Popolari per l'Italia. Ma l'assenza di Forza Italia sconfessa un po' la ostentata compattezza

Centrodestra riunito per scegliere il candidato Sindaco per le Amministrative di Termoli. Parola d’ordine ‘unità’ ma al tavolo manca Forza Italia e ci sono invece i Popolari per l’Italia. Le elezioni Amministrative si dovrebbero tenere il 26 maggio 2019 ed è di oggi, 1 febbraio all’Hotel Meridiano di Termoli, la riunione tra le varie forze che si riconoscono nei valori del centrodestra. Sul piatto del tavolo il nome del candidato Sindaco che tenterà di strappare la poltrona attualmente ricoperta da Angelo Sbrocca per il centrosinistra.

È Luciano Paduano di Fratelli d’Italia a fare da cerimoniere. Al tavolo con lui siedono altri rappresentanti di Fratelli d’Italia, come il sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, Costanzo della Porta, e Franco Baccari; c’è Christian Zaami per Prima Termoli, neonato movimento civico sponsorizzato dall’ex sindaco Antonio Di Brino; c’è poi Direzione Italia nelle vesti di Antonio Di Brino e ancora la Dc con Antonio Di Rocco. Ma la novità è la presenza di esponenti dei Popolari per l’Italia, partito presieduto dall’assessore regionale Vincenzo Niro. Al tavolo siedono infatti Roberto Di Pardo, Sindaco di Petacciato, e il ‘suo’ assessore Nicola Del Re. È questa forse la novità più scottante del tavolo. Presente anche la Lega con Elio Scutti, assenti invece – ma per ragioni istituzionali o familiari, spiegano – Michele Marone e Annibale Ciarniello.

Ma soprattutto c’è il grande assente ovvero il partito di Forza Italia. Paduano ai microfoni professa unità e compattezza ma pesa, e non si può non pensare che sia solo un caso, l’assenza di Roberti e Rinaldi – consiglieri di opposizione al Comune in quota al partito fondato da Berlusconi – sebbene vengano addotte motivazioni ufficiali di carattere politico per il primo dei due. Assente anche Remo di Giandomenico, anche lui invitato che però ha declinato l’invito, deciso più che mai a riproporre un’altra candidatura da aspirante sindaco con delle liste civiche a sostegno.

Il ‘portavoce’ Paduano parla di “centrodestra inclusivo”, aperto a chi voglia sposare la causa comune per ridare dignità alla città e guidarla per i prossimi 5 anni. E i ‘transfughi’? Ci sarà posto anche per loro? “Sicuramente non potranno ricoprire ruoli apicali” puntualizza l’esponente di Fratelli d’Italia. Il che taglierebbe le gambe a Tony Spezzano (anche lui tra gli assenti), l’esponente di Fratelli d’Italia che ha fondato di recente il movimento Termoli nel futuro, che però sconta il ‘peccato’ commesso 5 anni fa, quando si candidò con Paolo Marinucci.

La sedicente compattezza è dunque tutta da dimostrare e qualche scricchiolio è già trapelato.