Si studia nuova legge regionale

Carresi, proposta ferratura specifica dei buoi. Toma: “Coniugare tradizioni e benessere animali”

Sulla questione legata alle Carresi, le tradizionali corse con i buoi che si svolgono in alcuni paesi del Basso Molise in primavera, venerdì sera 1 febbraio la Giunta regionale ha approvato una proposta di legge di modifica che dovrà essere sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale.

Prevede di modificare la legge regionale 5 del 26 marzo 2015, “Manifestazioni storico-culturali e tutela del benessere animale”, con l’obiettivo strategico di rafforzare la tutela del benessere degli animali coinvolti nelle manifestazioni storico-culturali del Molise, attraverso l’inserimento di un comma che imponga  l’utilizzo di idonea e specifica ferratura, atta ad attutire i colpi degli zoccoli ed evitare il rischio di scivolamento in rapporto alle peculiarità del percorso. Questo in sostanza il provvedimento.

«Ci siamo mossi – spiega il presidente Toma – tenendo presente due obiettivi fondamentali: custodire l’identità storico-culturale delle Carresi che, di recente, sono state dichiarate bene d’interesse storico-culturale etnoantropologico particolarmente importante, ma anche essere attenti alla salvaguardia e al benessere degli animali, mettendo in campo tutte le misure utili ad evitare e a ridurre ogni danno».

tavolo carresi

Con riferimento alle modalità di svolgimento delle Carresi – si legge ancora nel comunicato del Presidente della Regione – va detto che il tracciato di queste gare di carri trainati da buoi interessa superfici sterrate, ma anche tratti di strada asfaltata. Quest’ultime presentano caratteristiche fisiche difficilmente compatibili con l’allestimento di un terreno di una penetrabilità accettabile.

Ecco perché la nuova proposta di legge prevede, a garanzia del benessere degli animali, “il ricorso all’applicazione di accorgimenti particolari, quali la sostituzione degli animali a metà percorso e l’utilizzo di specifiche modalità di ferratura (alluminio tenero, poliuretano), allo scopo di attenuare l’impatto degli zoccoli su qualsivoglia tipologia di percorso ed evitare il rischio di scivolamento e cadute” si legge in conclusione nella nota.

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