Termoli - la sentenza

Autorizzazioni per la sicurezza del Teatro verde, assolto il direttore artistico Sale: “Il fatto non sussiste”

Il direttore artistico delle ultime stagioni teatrali e numero uno dell’associazione ‘Frentania Teatri’ Giandomenico Sale è stato assolto ieri 8 febbraio con formula piena perché “il fatto non sussiste”  dal giudice monocratico del Tribunale penale di Larino Vittoria Rita Testa. Sale era finito nella bufera per presunte irregolarità nelle licenze e nelle autorizzazioni di pubblica sicurezza ed era stato duramente attaccato dal Movimento Cinque Stelle in una conferenza stampa tenuta dal consigliere comunale Nick Di Michele in compagnia del cittadino, non attivista del M5S, Ciro Stoico.

In sostanza il rappresentante dell’associazione Frentania Teatri nel 2016 stipulò con il Comune di Termoli un contratto di gestione del Teatro Verde per la conduzione delle attività teatrali e di spettacolo per quella stagione estiva. Fu quindi presentato un “esposto a firma di un cittadino ed un esponente politico locale” scrive l’avvocato Michele Cocomazzi che ha difeso a processo Sale.

Secondo Cocomazzi i due “asserivano che da un lato Sale non possedesse le debite licenze ed autorizzazioni di pubblica sicurezza e che dall’altro le attività venivano svolte abusivamente a motivo della carenze delle debite prescrizioni – tra cui la certificazione di agibilità della struttura – dell’autorità a tutela della pubblica incolumità”.

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Il legale termolese ricorda che “mentre già in precedenza il medesimo Tribunale Penale aveva chiarito la posizione del signor Sale in ordine alle licenze e alle autorizzazioni di pubblica sicurezza, la sentenza di ieri ha definitivamente e categoricamente smentito e “smontato” ogni costrutto accusatorio sulla paventata carenza dell’idonea documentazione amministrativa e urbanistica relativa all’agibilità della struttura di proprietà del Comune di Termoli”.

Grande soddisfazione per l’avvocato Michele Cocomazzi: “Come già anticipato nella conferenza stampa di qualche mese fa, questa vittoria giudiziaria conferma l’inconsistenza e l’inappropriatezza di processi sommari svolti con premeditazione fuori dalle aule di giustizia e, come avevo tenuto già a precisare in quella sede, puntualmente è accaduto che ogni capo di imputazione è stato agevolmente smontato, tenuto conto della regolarità della documentazione e delle autorizzazioni anche di natura strutturale del complesso Teatro Verde in nostro possesso, tali da avvalorare il perfetto rispetto delle richiamate prescrizioni con precipuo riferimento alla certificazione di agibilità della struttura, non solo come richiamate dal Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza, ma tali da non poter configurare la consumazione di alcun reato come configurato dall’applicazione dell’articolo 681 del Codice Penale così come era stato ascritto alla condotta del mio assistito, condotta che si è rivelata oltremodo corretta e rispettosa della legge” .

Sul caso è intervenuto proprio Ciro Stoico affermando che “è doveroso precisare che il sottoscritto non ha mai firmato un esposto con il consigliere comunale Nick Di Michele, pur condividendo a pieno le sue preoccupazioni inerenti l’utilizzo del Teatro verde comunale”.

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