Campobasso

Volto coperto e mazza da baseball: sfondano la porta e assalgono la donna. Rapina choc

Una brasiliana è stata vittima di un'aggressione da parte di una coppia di malviventi che a volto coperto, armati di una mazza, hanno sfondato la porta e l’hanno immobilizzata portando via alcuni effetti personali e un tablet. Scoperti, sono stati denunciati. Sull'episodio indagano i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile

Hanno aspettato che fosse sola in casa, l’hanno probabilmente seguita e hanno studiato i suoi spostamenti per capire quando e come agire.

Martedì sera, 22 gennaio, sapevano che, a quel punto, in casa, ci sarebbe stata solo lei, una donna brasiliana che abita nei pressi della Casa degli Angeli di Campobasso.

Quindi hanno sfondato la porta, presumibilmente con un calcio. Loro, sono due giovani di Campobasso, circa 25 anni e con precedenti specifici alle spalle.

Volto coperto da un passamontagna e armati di una mazza da baseball  avrebbero immobilizzato la donna che nel tentativo di reagire sarebbe anche stata colpita da qualche percossa mentre uno dei due si preoccupava di trovare denaro e gioielli da rubare. In casa, però,  non c’era niente di tutto questo. Quindi avrebbero afferrato una borsa, con dentro qualche contante e un tablet, e poi sarebbero fuggiti.

“Erano rabbiosi” avrebbe raccontato la donna ai carabinieri sopraggiunti sul posto allertati immediatamente dopo dalla vittima.

A loro, ha detto che in casa non aveva nulla ma per tutta risposta, l’avrebbero strattonata e colpita.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, raccolta la testimonianza, hanno attivato una serie di indagini  e controlli incrociati che in poche ore li hanno portati chiudere il cerchio: indizi ed elementi, infatti, li hanno portati dritti  in una casa poco distante dove abita un giovane che per rapine e droga ha precedenti specifici.

Quindi hanno bussato alla sua porta. In casa erano in due, stesso numero dei malviventi che poco prima avevano agito ad un centinaio di metri di distanza. E’ scattata la perquisizione durante la quale i militari hanno scoperto la refurtiva opportunamente occultata e rispetto alla quale la coppia non ga saputo fornire alcuna spiegazione.

Portati in caserma, rispetto alla quasi flagranza di reato, i due indiziati hanno respinto le accuse ma per loro è scattata ugualmente la denuncia per rapina a mano armata.

L’avvocato Silvio Tolesino, che difende uno di loro, non ha voluto esprimersi al riguardo. “Non ho nulla da dire – ha riferito – Mi attengo alle carte che ancora non leggo”.

La denuncia, per ora, è una parziale consolazione per la vittima che almeno ha visto assicurati alla giustizia i due presunti aggressori.

Non si sarebbe accorta di essere seguita o osservata e avrebbe ammesso di aver avuto molta paura per la sua vita.

Per fortuna una volta arrivato l’allarme alla centrale operativa di via Mazzini, i militari del Nucleo operativo e radiomobile rapidamente sono stati in grado di individuare i rapinatori.

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