Sepino

Subisce per anni botte e offese tra le mura di casa, poi denuncia il marito violento ai Carabinieri

I Carabinieri hanno posto fine al matrimonio di inferno e allontanato un pensionato di 68 anni che picchiava e offendeva la moglie. La signora ha trovato la forza di parlare dopo aver sopportato per anni maltrattamenti e vessazioni.

“Basta, non ce la faccio più”. Era arrivata al limite della sopportazione, stanca da anni di abusi e violenze ricevute dal marito: l’uomo che aveva sposato era diventato un ‘orco’. La picchiava e la offendeva. 

La donna ad un certo punto ha deciso di farsi coraggio e denunciare quello che avveniva tra le quattro mura della loro abitazione ai Carabinieri di Sepino, il piccolo paese dell’area matesina. Qui si conoscono tutti, com’è normale nei piccoli centri molisani. E probabilmente lei ha dovuto superare anche la paura di essere giudicata dagli altri. Ha trovato la forza di parlare.

Ai militari ha raccontato i soprusi, le violenze fisiche e psicologiche subite dal marito, pensionato 68enne. I Carabinieri si sono immediatamente messi al lavoro e con le loro indagini hanno ricostruito quello che succedeva, le vessazioni e i maltrattamenti subiti dalla donna. Hanno dunque posto fine a quel matrimonio di inferno comunicando l’esito dei loro accertamenti alla competente autorità giudiziaria.

E ieri pomeriggio, 5 gennaio, i militari hanno eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima richiesta dalla Procura della Repubblica di Campobasso e disposta dal Tribunale del capoluogo. Il 68enne deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. 

Un episodio che conferma l’importanza di denunciare alle forze dell’ordine gli episodi di violenza subiti dalle vittime, un atto di coraggio fondamentale.

“L’esecuzione della misura – commentano dall’Arma – ha consentito di porre fine all’ennesimo caso di una donna vittima di vessazioni e maltrattamenti all’interno delle mura domestiche, luogo che, invece, dovrebbe rappresentare il massimo della serenità e della sicurezza”.

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