Acquevive di frosolone

Sant’Antonio ad Acquevive di Frosolone. Fuoco e canti nella casa della transumanza

Per uno strano gioco di omonimie tra Vescovi e Santi, la chiesa di Acquevive, popolosa contrada di Frosolone, è dedicata a San Carlo Borromeo. Ma se chiedete a un residente qual è il Santo più amato e quello con il quale identificano l’edificio ecclesiastico, vi risponderà senza esitazioni: è Sant’Antonio Abate, anche perché il Santo guarda tutti dall’alto di una nicchia posta in una navata laterale.

Il 17 gennaio di ogni anno qui si ritrovano i devoti per accendere il fuoco che scalda tanti borghi d’Italia, da Nord a Sud, per onorare il Santo, spesso accompagnando questo rito con la benedizione degli animali. L’altra sera siamo stati ad Acquevive per vivere la festa, e assaporarne le peculiarità, anche enogastronomiche, e i valori

Accogliente la contrada, nonostante il freddo. Le squadre di devoti e cantori che giravano per le case, dove si notava una luce accesa, erano come sempre tante: da Frosolone, Civitanova del Sannio, Duronia (con la presenza di tanti duroniesi emigrati a Roma) e altri paesi della zona.

Siamo stati in particolare nella casa della famiglia Colantuono, quella nota in tutto il mondo per tramandare da secoli la transumanza. Acquevive è infatti la tappa d’arrivo della transumanza orizzontale di centinaia di bovini.

E’ qui che i Colantuono hanno la masseria di famiglia, dove producono i meravigliosi formaggi che abbiamo assaggiato per l’occasione. L’altra masseria è a 180 km di distanza, a San Marco in Lamis, da dove, alla fine di maggio, parte il lungo viaggio di animali, mandriani e pastori. Animali e pastori sono un tutt’uno con la festa di Sant’Antonio, ecco perché la tradizione continua a essere molto sentita e partecipata da queste parti.

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Nel video, alcuni momenti della serata e della nottata: in piazza, davanti al fuoco e nelle case, dove il cuore della gente di Acquevive pulsa forte, ogni anno. Una tradizione autentica come poche, che vive nei secoli e che lega alcuni tra gli elementi più radicati nella storie dei nostri luoghi.

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