Tradizione

Salvare le Carresi: vertice fra Regione, Prefettura e forze di sicurezza per la sopravvivenza delle corse

Le Carresi, tradizionali corse dei carri che si svolgono in Molise e nello specifico nei comuni di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone, registrano un nuovo passo in avanti nella loro sopravvivenza e nella loro modifica senza stravolgere però le caratteristiche principali di una manifestazione secolare.

Ieri 18 gennaio infatti in Prefettura si è svolto un incontro per esaminare il piano di sicurezza predisposto per lo svolgimento delle corse dei carri trainati dai buoi nei tre paesi bassomolisani, al quale hanno preso parte il Prefetto Maria Guia Federico e il Presidente della Regione Donato Toma, con tutti i vertici delle forze di polizia territoriale, i sindaci interessati, i rappresentanti del comando provinciale dei Vigili del Fuoco e della Asrem e i tecnici competenti negli specifici ambiti di intervento.

Un’analisi costruttiva di quelli che sono gli aspetti di carattere tecnico più rilevante quella compiuta durante l’incontro, che ha preso in relazione il percorso e le misure di protezione per tutelare sia i partecipanti che gli spettatori. È stata condivisa l’opportunità di acquisire In tempi rapidi una valutazione da organi consultivi del Ministero della Salute su quelle che sono le tematiche relative alla salvaguardia del benessere degli animali.

“Clima di massima apertura al confronto” si legge nella nota della Prefettura, e “fattiva collaborazione”. Si è deciso di arrivare a un’intesa che metta insieme il rispetto e la tutela del patrimonio storico delle tradizioni con l’esigenza di garantire la piena osservanza delle norme e delle direttive in tema di sicurezza e incolumità delle persone e degli animali.

Un percorso non facile né scontato che però sembra incontrare ila completa disponibilità da parte delle istituzioni e degli organismi coinvolti. Le Carresi sono entrati a pieno titolo fra le manifestazioni appartenenti al patrimonio culturale immateriale, espressione di identità culturale collettiva contemplata anche dalle convenzioni Unesco. La Regione è disponibile a dare il giusto e doveroso sostegno a questa tradizione, e dopo gli eventi che negli ultimi anni hanno messo a rischio la sopravvivenza delle corse ora si arriva a una sorta di accordo di massima per il mantenimento della tradizione nella sua forma caratteristica, con un occhio privilegiato però a quelle che sono le norme di sicurezza che non possono più essere bypassate.

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