Borgo intrappolato dalla coltre bianca

Il caso di Capracotta: quasi due metri di neve. Ma non è solo magia. Sos del sindaco

La coltre bianca ha sepolto tutto e il maltempo non si arresta. L’incantesimo del borgo a 1400 metri spezzato dalle tante criticità legate agli accumuli: “Il maltempo – dichiara Candido Paglione - sta mettendo a dura prova anche la nostra storica e collaudata capacità di far fronte alle emergenze meteorologiche invernali”. Il Comune ha chiesto ulteriore collaborazione alla Provincia di Isernia e l’intervento della Prefettura per mettere a disposizione altri mezzi per liberare il centro abitato dalla neve

Capracotta, si sa, è il paese della neve. Capracotta, nota alle cronache nazionali perché d’inverno, quando la coltre bianca comincia ad accumularsi lungo le stradine della località a due passi dalle piste di sci di fondo, si esce dalle finestre. Uno scenario perfetto per un sequel de “Le Cronache di Narnia”, che non manca di incantare spettatori e lettori. Ma che non esclude, come sta accadendo in queste ore, lo stato di emergenza.

Ed è tutto dire, visto che il borgo posto a 1400 m di altezza è attrezzatissimo contro la neve. Non è di sicuro un posto ai cui abitanti le pale siano sconosciute. Questa volta però non bastano. Nevica da 48 ore, e se a Prato Gentile la coltre ha raggiunto i due metri d’altezza, nel paese poco ci manca a toccare un nuovo record.

Tanto che il sindaco Candido Paglione lancia un appello alla collaborazione e e un Sos per i rinforzi. “L’ondata di maltempo che va avanti senza tregua, ormai da alcuni giorni, sta mettendo a dura prova anche la nostra storica e collaudata capacità di far fronte alle emergenze meteorologiche invernali.
Il nostro personale è al lavoro – senza sosta e senza risparmio di energie – per sgomberare le strade del paese dalla enorme quantità di neve che continua a cadere incessantemente da tre giorni.
Nonostante l’impegno e lo spirito di abnegazione degli autisti e degli spalatori – avverte Paglione – permangono tuttavia situazioni di forte criticità a causa del protrarsi della perturbazione in atto che determina un aumento costante dello spessore della neve. A questo si aggiunge il problema legato alla presenza di numerose automobili parcheggiate sulle strade pubbliche e completamente ricoperte dalla neve.
Tutto ciò rende ancora più difficoltoso il lavoro di pulizia delle strade, delle piazze e degli spazi pubblici.
Abbiamo chiesto ulteriore collaborazione alla Provincia di Isernia e l’intervento della Prefettura per mettere a nostra disposizione altri mezzi per liberare il centro abitato dalla neve”.

 Il primo cittadino, rivolgendosi alla popolazione, invoca “tutta la vostra comprensione per gli inevitabili disagi che si stanno determinando.  Proviamo tutti a fare un ulteriore sforzo per ritrovare lo spirito di collaborazione e di unità che rappresenta da sempre una delle caratteristiche distintive più forti della nostra comunità.  Così facendo supereremo anche questo momento difficile”.

Il caso Capracotta è finito – e non poteva essere altrimenti – anche su molti giornali nazionali proprio in considerazione dei muri di neve che, in virtù degli accumuli, hanno raggiunto un’altezza di tre metri. Abituati a titoli come “A Capracotta si esce dalle finestre”, sembra che i fiocchi siano limitati soltanto all’incantesimo bianco. In realtà non è così: anche nel paesino di montagna, dove gatti delle nevi e mezzi spazzaneve sono più comuni delle autovetture, si stanno riscontrando problemi notevoli per le bufere che ormai imperversano da giorni.

 

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