Campobasso

Fuma uno spinello e ha le convulsioni, terrore a scuola per una 15enne

Una ragazza di un istituto professionale di Campobasso è finita in ospedale dopo aver consumato marijuana nel bagno con un compagno maggiorenne, ripetente. Sul posto la polizia che sta conducendo le indagini. Agenti e cani antidroga hanno controllato tutto l'edificio

Uno spinello e ha sfiorato il coma. Una studentessa di un istituto professionale di Campobasso a causa di un ‘tiro’ offerto dal compagno è finita al pronto soccorso del Cardarelli. Cosa c’era nella canna che ha aspirato lo accerteranno le indagini avviate dalla squadra mobile del capoluogo.

Ieri mattina i compagni l’hanno vista andare in bagno. Dove, pare, sia frequente che i ragazzi fumino, e non soltanto sigarette. Qualche studente non ha esitato a chiamarlo infatti “l’angolo degli spinelli”. Anche lei era in bagno, assieme ad un maggiorenne, ripetente, che frequenta la sua stessa scuola. Ed è stato lui ad offrirle la canna.

Uno, forse due tiri e la ragazza è impallidita. Poi ha perso i sensi in preda a quelle che sono sembrate vere e proprie convulsioni. L’amico ha chiesto aiuto, è arrivata l’insegnante di classe che ha provato a prestarle i primi soccorsi mentre nell’istituto arrivavano la polizia e i sanitari del 118. L’ambulanza ha portato la giovane in ospedale. La squadra mobile invece sul posto è arrivata con l’intenzione di capire cosa fosse accaduto, come e perché.
Cani antidroga e altro personale hanno passato al setaccio tutto l’istituto.

Il maggiorenne che ha offerto lo spinello alla compagna è stato portato in questura. A casa sua è stata eseguita una perquisizione che ha dato esito negativo ma lui, negli uffici di via Tiberio, ha ammesso di aver ceduto l’erba alla sua amica.
Adesso la comprano sul web, accedono ai cosiddetti dark web, e lo fanno con una facilità estrema.
Ordinano e poi smistano; anche nelle scuole e sempre di più.

Quando la 15enne si è ripresa ha confermato agli agenti che l’hanno interrogata in ospedale di aver consumato droga e di averlo fatto in compagnia dell’amico nel frattempo denunciato.

Ma non è finita. Le indagini sono in corso, i controlli negli istituti didattici aumenteranno.
La squadra mobile che ieri mattina ha ascoltato gli studenti ha scoperto di usi e abitudini che non risparmiano le ore trascorse a scuola.
“Si fuma in bagno” hanno detto alcuni. “Gli spinelli alcuni li comprano su internet” hanno affermato altri. Lo hanno confessato con occhi quasi increduli rispetto alla tragedia sfiorata poche ore prima, in bilico tra l’innocenza e la malizia.

Per buona parte della mattinata hanno visto gli agenti al lavoro, pronti a non mollare il caso né l’emergenza, che – lo ha ripetuto fino allo sfinimento il capo della procura Nicola D’Angelo – è una piaga che non fa distinzioni. “E’ presente, ovunque, in ogni famiglia. I ragazzi vanno seguiti”. E noi aggiungiamo: controllati.

Sulle testimonianze raccolte dalla squadra mobile che adesso appartengono ai “reperti di prova” della Procura, questi ragazzi appaiono spesso inconsapevoli dei rischi che corrono, certi che fumare una canna non sia sbagliato né faccia male. Eppure uno spinello ieri mattina poteva uccidere una compagna di scuola.
Adesso tra gli inquirenti è allarme anche per le nuove tecniche di approvvigionamento che riguardano soprattutto i ragazzi pronti a ricorrere a internet per ordinare e consumare.
Di sicuro, hanno ricostruito gli investigatori della Mobile, nelle scuole di Campobasso si ha contezza che lo spaccio di droghe leggere è all’ordine del giorno tra gli stessi studenti. Anche ieri, tutti sapevano ma nessuno ha impedito che avvenisse.

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