Campomarino

Forzano la porta scorrevole e rubano pochi spiccioli in Comune. Le telecamere? Non funzionano

Nella notte qualcuno si è introdotto nel municipio rubando i soldi della macchina del caffè. La beffa è che l'impianto di videosorveglianza presentato un anno fa non è attivo

Sono entrati forzando la porta scorrevole all’ingresso, indisturbati. Poi si sono ‘buttati’ sulla macchinetta del caffè, l’unica da cui poter tirare fuori qualche soldo. Spiccioli, qualche decina d’euro in monete probabilmente, questa la refurtiva del furto avvenuto nella notte appena trascorsa al municipio di Campomarino. Una struttura dotata di telecamere che però non funzionano.

L’assurdità della vicenda è proprio questa. Quasi un anno fa, nel febbraio 2018, Amministrazione comunale e forze di polizia presentavano alla stampa e ai cittadini il nuovo impianto di videosorveglianza, grazie a 31 telecamere appena installate. A quasi 12 mesi da quell’incontro le telecamere non sono state ancora cablate e non funzionano.

Così succede che qualcuno entri notte tempo nel municipio di Campomarino, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, e faccia un po’ come vuole. A cominciare da quella porta scorrevole che a detta di tutti si apre troppo facilmente, basta forzarla un po’. Così è successo ieri notte, in un orario che per ora resta ignoto, perché non essendo funzionanti le telecamere non c’è una ripresa che dia un indizio decisivo alle indagini. Ad accorgersi dell’effrazione sono stati i primi dipendenti arrivati sul posto di lavoro per timbrare il cartellino attorno alle 6 di stamane 21 gennaio e che hanno notato delle monete lasciate sul pavimento forse nella fretta della fuga dai responsabili.

Il danno è poca cosa, frutto probabilmente di una bravata. Ora si tratterà di riparare la macchinetta del caffè, quotidianamente utilizzata dai dipendenti comunali e dagli amministratori per qualche snack e un po’ di caffeina e forse la porta danneggiata, anche se è noto come a breve la sede del municipio sarà un’altra, visto che a causa delle lesioni riscontrate dopo il terremoto dell’agosto 2018 gli uffici verranno spostati a breve nell’ex scuola di via Favorita, con le classi già trasferite nel plesso unico di via Cuoco.

Ma è la beffa a far scuotere la testa. “Una ragazzata? Una bravata per dimostrare coraggio? Prove tecniche per furti più importanti? Saranno le indagini in corso a capire meglio le dinamiche di questo ennesimo furto con scasso al Comune sempre per pochi spiccioli – scrive Luigi Romano, consigliere comunale, su Facebook -. La domanda che mi pongo: i ragazzi (se tali sono), si rendono conto a cosa vanno incontro? Se accidentalmente vengono beccati da una pattuglia delle forze dell’ordine c’è l’arresto per furto pluriaggravato con violenza (danneggiamento, ndr) sulle cose (danno porta del comune e macchinetta), portando addosso oggetti atti ad offendere (cacciavite o piede di porco), su cose esistenti in pubblici uffici, in abitazione (poiché trattasi della casa comunale). Non voglio fare la morale a nessuno, ma sappiate che vi rovinate stupidamente la vita”.

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