L'inchiesta giudiziaria

Fondi terremoto, tutto archiviato. La rivincita di Facciolla: “Sono finito in un tritacarne, ora pagherà la miseria politica”

Il consigliere regionale Pd spiega le ragioni dell'archiviazione della vicenda che lo ha coinvolto per due anni. Il caso è quello dei fondi post terremoto di cui ha beneficiato per ristrutturare locali lesionati dal sisma 2002 acquistati anni dopo la scossa di San Giuliano di Puglia. All'hotel Rinascimento di Campobasso, con gli avvocati Antonio De Michele e Gina Capuano, annuncia la controffensiva dopo la gogna mediatica portata avanti da Le Iene "con la regia di esponenti politici e dell'informazione molisani". L'ex sindaco di San Martino e vicepresidente della Giunta regionale rilancia la sua battaglia in Tribunale: "Campopiano e Filippo Roma de le Iene pagheranno per aver detto il falso e alterato i documenti".

“Sono finito in un tritacarne, mortificato nella dignità”. Ma “ora mi rivolgerò io alla magistratura”. Chi si aspettava toni ‘esplosivi’ da uno vulcanico come Vittorino Facciolla si è dovuto ricredere. L’ex vice presidente della giunta Frattura usa toni più pacati ma prepara la controffensiva contro chi “ha montato ad arte una vicenda”. I responsabili? Facciolla fa nomi e cognomi: la trasmissione televisiva ‘Le Iene’, l’avvocato Oreste Campopiano, l’associazione Caponnetto e alcuni esponenti della minoranza di San Martino in Pensilis, il Comune che ha amministrato da sindaco. E poi “pezzi della politica e dell’informazione molisani”.

La vicenda giudiziaria in cui era coinvolto è finita in una bolla di sapone: doppia archiviazione – prima del pm e poi del gip – sul caso dei fondi post terremoto di cui aveva beneficiato per ristrutturare locali lesionati dal sisma 2002 acquistati anni dopo la scossa di San Giuliano di Puglia.

La ‘bomba’ scoppia a marzo 2017 dopo l’esposto del 14 dicembre 2016 firmato da Oreste Campopiano. Facciolla viene accusato di aver ‘alterato’ l’iter amministrativo comunale e regionale a proprio vantaggio.

Allora ero assessore regionale all’Agricoltura e ho pensato di lasciare l’incarico per difendermi meglio”. Poi è stato convinto a non farlo dall’allora governatore Paolo di Laura Frattura e da Antonio De Michele, l’avvocato che lo ha difeso assieme a Gina Capuano. Un dettaglio che Facciolla esplicita nella sala semivuota dell’hotel Rinascimento che lui stesso – ammette – si sarebbe aspettato più piena. Invece ci sono i parenti, il sindaco di San Martino Massimo Caravatta. Nessun esponente del Pd.

“Questo spazio di redenzione non avrà alcun clamore, cittadini ed elettori sapranno poco o nulla di questa vicenda – sottolinea – né credo che peserà sulle primarie del Pd (è candidato alla segreteria regionale, ndr)”. Due anni dopo la fine del caso giudiziario esplicita: “Ho vissuto in un tritacarne che ha coinvolto la mia famiglia e la comunità di San Martino”. “Questa – aggiunge – è l’undicesima archiviazione. E quando non ti riescono a mandare a giudizio, vuole dire che hai avuto le mani a posto. Siamo stati intercettati, ma credo che proprio le intercettazioni siano state illuminanti per i magistrati per capire quanto sia stata montata ad arte questa vicenda”.

Il consigliere regionale del Pd delinea il ‘campo nemico’ e annuncia il secondo tempo della partita in Tribunale. “Il primo tempo lo abbiamo giocato in difesa, il secondo tempo sarà all’attenzione della magistratura”, afferma.

In cima alla lista degli avversari ci sono ‘Le Iene’ e in particolare il giornalista Filippo Roma che ha curato i servizi sui fondi post-sisma: “Dovranno rispondere del reato di diffamazione” perché “Le Iene hanno alterato la realtà, si sono divertiti a fare una sorta di melting pot per costruire a ‘caz…’ loro quello che volevano vedere”.

E ancora: “E’ stata una indagine di natura politica – si sfoga – perché sono stato denunciato dal primo dei non eletti della mia lista e che aveva tutte le intenzioni di entrare al posto mio in Consiglio regionale”. Ma “utilizzare la magistratura per abbattere il nemico non è la strada da seguire e si è visto a livello nazionale, regionale e ora anche in comune di 5mila abitanti come San Martino”. Anzi, “denota una miseria politica sconfinata”. A Campopiano destina un ultimo siluro parlando della sua elezione a presidente dell’Ordine degli avvocati: “Finalmente è riuscito a vincere qualcosa”.

Attacca pure “gli ‘scienziati’ della minoranza di San Martino in Pensilis” e “l’associazione ‘Antonino Caponetto’ che ha denunciato cose imprecisate”. E poi c’erano altri attori che operavano nelle retrovie: “Pezzi della politica e dell’informazione regionale che hanno dato ‘passato’ le informazioni alle Iene”.

Si torna dunque in Tribunale, ma con i ruoli rovesciati. “Laddove dovesse esserci un risarcimento, sarà tutto devoluto in beneficienza”.

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