Campobasso

“Fatti strani in curva, ora è il simbolo del degrado della città”: la lettera-denuncia di un tifoso rossoblù

Lo sfogo di un giovane tifoso del Campobasso calcio che ha scritto alla nostra redazione per denunciare quello che succede nella 'Michele Scorrano': "Oggi le anime che popolano la nord - mi dispiace dirlo - non mi rappresentano più e credo che non rappresentino tanti come me che si sono allontanati dagli spalti".

Ora basta! Sono un tifoso del Campobasso, la squadra della mia città che più  volte ci ha fatto patire e non gioire ma per questo l’amiamo: mai una gioia! Ci ha sempre uniti questo aspetto, con centinaia di tifosi emigrati a Roma, Bologna, Milano, Torino, etc…

Uniti nel nome delle sventure. Più perdiamo, più ci siamo sui gradoni della Nord… La nord appunto… La nostra tana…. Intitolata sapientemente al nostro capitano per eccellenza, simbolo di un calcio pulito di altri tempi, emblema di una molisanità arcigna che ci ha sempre fatto girare gonfi in petto ed a testa alta in giro per lo Stivale.

Ebbene, negli ultimi mesi, a mio parere, stanno accadendo fatti strani nella curva Scorrano che rappresentano a pieno il degrado che viviamo nella nostra città. Anni fa era un piacere partecipare ad iniziative rossoblù per portare entusiasmo, colore e fare beneficenza. Ci faceva sentire tosti rispetto alle altre tifoserie… nonostante tutti i guai vissuti… ricevevamo complimenti da tutta Italia. Oggi non è più così. Oggi le anime che popolano la nord – mi dispiace dirlo – non mi rappresentano più e credo che non rappresentino tanti come me che si sono allontanati dagli spalti.

Foto, selfie, autocelebrazioni sui social mai viste a Campobasso, centinaia di pezzi di materiale da stadio (cappelli, sciarpe, felpe, zainetti, portachiavi) venduti tutta la settimana e mai rendicontati o comunque con iniziative mai presentate a chi come me contribuiva per il bene della mia città.

Mi sono allontanato per questo dallo stadio, non mi divertivo più! Vedere viaggiare insieme tutte le anime della nord a braccetto senza che nessuno dei due gruppi facesse qualcosa mi ha fatto male… la nostra curva non era così!

Arriviamo agli ultimi giorni, qui si è raggiunto l’apice… Eh sì, perché si è calpestato un aspetto che tocca un argomento vitale come la beneficenza. Si raccoglie una somma e se ne consegna un’altra? In nome di cosa? Se chiedi alla gente della tua città di aiutare i malati della tua città, poi trattieni parte dei proventi? Questi episodi nella mia terra non sono mai successi e prego vivamente di dare voce al mio grido di protesta affinché tali scempi non accadano più a Campobasso.

Mi meraviglia anche il fatto che dalla società, che è tanto attenta alla comunicazione ed alla trasparenza, non sia arrivata una parola in tal senso per dissociarsi da tali azioni, anzi sono state avallate e sostenute.

Non si chiedessero perché oggi ci sono 100 paganti. La risposta – ahimè – la trovano nella mia lettera di oggi. Non merita questo la gente di Campobasso, non lo merita chi ha fatto della nostra curva una fede ed un vanto!

Un tifoso della curva nord Michele Scorrano

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