Quei due sul server

Dalle gag sul divano ai video comici: la vita reinventata da 150milioni di visualizzazioni di Redez

Una storia di successo: nato per gioco, sudato, meritato e conservato nel tempo grazie alla rete ed all'autoironia. Con i loro video comici ‘Quei due sul server’ hanno raggiunto un target pazzesco: 150milioni di visualizzazioni, una decina di canali e quasi 5mila video postati. Ma qual è il segreto della loro notorietà? Lo abbiamo chiesto a Redez che ci ha risposto così…

Fare il blogger o lo youtuber: è questa la nuova era per i giovani, i ‘millennials’ che si reinventano una vita – ed un lavoro – prendendosi in giro e postando il risultato di quei video sui più diffusi social network. Ma non è tutto oro quel che luccica: lo sa bene Redez (nato a Termoli come Nicola Palmieri) del famoso duo comico made in Termoli ‘Quei due sul server’ (abbreviato QDSS) che per continuare a divertire il pubblico attento fin dal 2012, ha un segreto: “Devi saper essere autoironico, divertirti. Perché si vede se lo fai genuinamente o meno e poi devi mostrare contenuti sempre nuovi”, commenta Redez a Primonumero.it che lo ha incontrato in esclusiva durante l’inaugurazione della sua palestra Gym Tonic, aperta nella sua città natale.

Ed è proprio questa continua ricerca di gag, per evitare di annoiare i fan, che ha permesso a Qdss di conquistare una gran bella fetta di pubblico e di poter vantare, fino ad oggi, oltre un milione e mezzo di iscritti tra i due canali youtube originali, a cui se ne sono aggiunti altri nel corso degli anni, 150milioni di visualizzazioni e quasi 5mila video. Il segreto del suo successo? “Divertimento. È da qui che prendono forma le nostre idee  – ammette Nicola ai microfoni di Primonumero.it affiancato dai suoi nuovi compagni d’avventura Christopher Denaro, in arte ChrisFitt anche lui youtuber ed Aurelio Boccardo – È questa la cosa importante e noi lo facciamo in continuazione grazie alle gag sui videogames e sulla tecnologia”.

Numeri da capogiro se pensiamo che, nel 2019, tutto viaggia attraverso il web. Una vita frenetica, la sua, che lo ha portato a diventare un blogger prima ed uno youtuber dopo, cavalcando l’onda dei social network quando erano ancora poche le persone che si ‘inventavano’ un mestiere postando video e che sono divenuti qualcuno, come si dice in gergo: “Lo youtube che esiste oggi è molto diverso da quello di prima, è ancora più difficile riuscire ad entrare in questo mondo, ed è ancora più complicato restarci a lungo”.

A cambiare, infatti, non sono solo le dinamiche intrinseche del sito, ma il pubblico: oggi ci si approccia e si dialoga con ragazzi che hanno tutto e che sono, per la maggior parte del tempo, insoddisfatti di tutto. Per parlare con loro Redez usa la sua migliore arma, l’ironia. E così che, anche durante l’intervista, riesce a conquistarci: si prende in giro, si prende gioco dei soci e ride contagiando tutti.

Classe 1984, termolese doc, Nicola alias Redez vanta una lunga carriera sui social. Canali, in particolare il ‘tubo’, che gli hanno fornito la maggior parte della sua visibilità fino a trasformare una semplice passione in un lavoro vero e proprio. E così non mancano le ospitate in teatro, con uno show divertente e sopra le righe che rompe i classici schemi teatrali con cui i due girano l’Italia, le riunioni con aspiranti youtuber, la creazione di un videogioco ispirato al duo comico e perfino un libro. Ma come nasce la sua carriera? Con una passione ovviamente, quella per i blog, che lo ha portato ad incontrare il suo ‘socio’, come ama definirlo Nicola, Mario Palladino alias Synergo anche lui termolese e con cui costruisce il suo successo, restando umile e, soprattutto, con i piedi ben piantati a terra.

Nel suo futuro c’è ancora tanta autoironia, la sua arma vincente, e nuovi progetti “top secret” per i canali. L’apertura della palestra a Termoli lo impegnerà tantissimo, lo terrà più spesso a casa, per la gioia di mamma e papà, e sarà uno spunto motivazionale per nuove gag. L’opportunità per il passaggio da youtuber ad imprenditore viene fuori proprio dalla cittadina bassomolisana, la stessa che gli ha dato i natali e che Nicola porta nel cuore: “Facciamo spesso riferimento a Termoli e tentiamo di fare qualcosa per questa città. L’apertura della Gym Tonic (in via dei Roveri 26) è l’esempio che, più di tutti, mostra il legame con la nostra terra. Quando ero ragazzo e vivevo qui non esistevano luoghi di aggregazione dove i ragazzi potessero ritrovarsi e trascorrere del tempo, di qualità, assieme. Parlando con Christopher ed Aurelio ci è venuta l’idea di aprire una palestra, dove i giovani possano fare community, evitando giri troppo loschi”.

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