Quarta commissione

Consiglio regionale, nuovi veleni nella Lega: Romagnuolo contro Calenda

La consigliera originaria di Casacalenda si è astenuta al momento della designazione della collega della Lega al vertice della Quarta commissione di palazzo D'Aimmo.

Nemmeno l’elezione al vertice della Quarta commissione riesce a mettere d’accordo la Lega: veleni e ripicche sono quasi all’ordine nel partito molisano che ha in Matteo Salvini il suo leader. E’ successo anche oggi, 29 gennaio, quando in Consiglio regionale è stato necessario designare il successore di Quintino Pallante, il sottosegretario a cui Toma ha ampliato i poteri quando ha azzerato le deleghe in giunta.

Questa mattina l’esponente di Fratelli d’Italia ha rassegnato le dimissioni, come ci si aspettava da un po’. E il presidente dell’assise di via IV Novembre Salvatore Micone ha provveduto a convocare immediatamente, come previsto dal regolamento, la riunione della Quarta commissione per eleggerne il nuovo presidente. Un posto che, già si sapeva, sarebbe stato preso dalla leghista Filomena Calenda.

Tutto liscio come l’olio? Non proprio. Perchè durante la ‘partita’ Aida Romagnuolo ha pensato di fare lo sgambetto alla collega del Carroccio. Qualcuno è sobbalzato dalla sedia, qualcun altro forse se lo aspettava alla luce delle ultime intemperanze della consigliera regionale originaria di Casacalenda. Il voto però ha rimesso in fibrillazione il partito di Salvini.

La Calenda infatti non ha nascosto la sua amarezza. Ha ringraziato i colleghi per hanno sostenuto la nomina a presidente della quarta commissione (che fra le altre cose si occupa di sociale e di editoria): “Sin da ora posso assicurare che la loro fiducia sarà ripagata dal mio impegno e la mia dedizione nell’espletamento di un incarico così importante, che richiede un certo grado di responsabilità e che, sono convinta, ho ottenuto grazie al lavoro svolto in questi mesi”.

Poi l’affondo contro la collega: “Mi duole, al contempo, sottolineare come la mia nomina sia stata approvata con il voto favorevole di tutta la maggioranza tranne che del capogruppo della Lega Salvini Molise, il consigliere regionale Aida Romagnuolo, la quale si è astenuta dalla votazione. In qualità di consigliere regionale della Lega Salvini Molise ho chiesto, e continuo a chiedere, lumi riguardo tale comportamento che ritengo inspiegabile, considerato che lede l’immagine di un partito, la Lega, che attraverso la mia nomina a presidente di IV Commissione, accresce il suo peso specifico negli organi regionali. Un comportamento, di certo, non in linea con la compattezza e la coerenza che più volte è stata richiesta dal segretario federale, il ministro Matteo Salvini e dal coordinamento regionale, nella persona dell’assessore regionale, Luigi Mazzuto.

Di certo queste beghe politiche non interessano i molisani. A loro, infatti, ribadisco il mio impegno nel farmi portavoce delle loro problematiche, in particolare per quel che concerne i servizi sociali, ambito che interessa da vicino la Commissione Consiliare che da oggi presiederò con onore”.

Non è l’unica novità nella quarta commissione: Patrizia Manzo (M5S) è il nuovo segretario al posto di Gianluca Cefaratti, esponente della maggioranza di centrodestra, che ha rassegnato le dimissioni.

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