La beffa e i ricorsi

Bolli auto, 12mila cartelle esattoriali recapitate ai molisani: “Sono prescritti o illegittimi”

Nuova 'ondata' di avvisi di pagamento ai contribuenti per i bolli auto 2015 e 2016. Ma i primi sono prescritti, i secondi "presentano profili di illegittimità", sostengono dall'Unione dei Consumatori Molise.

Prescritti o illegittimi: ci sono dubbi sui bolli auto recapitati in questi giorni agli automobilisti molisani. Per ora circa 12mila cartelle esattoriali, nelle quali si chiede di pagare gli importi dovuti per gli anni 2015 e 2016. E c’è una differenza sostanziale per i contribuenti: i primi – ossia i bolli 2015 – sono prescritti, i secondi invece potrebbero essere impugnati a causa di presunti “vizi formali”.

Non è la prima volta che ci occupiamo dei ‘bolli auto’, diventati un caso da un paio di anni (pure con una certa rilevanza mediatica), ossia da quando la società di riscossione dei tributi Ica-Creset ha presentato il conto agli automobilisti anche per le imposte cadute in prescrizione, ossia quelle del 2013 e del 2014. E’ da questo momento che avvocati e Unione dei consumatori hanno avviato una battaglia a tutela dei diritti dei cittadini che si sentivano ‘danneggiati’ dopo aver ricevuto la notifica di pagamento di vecchi bolli piuttosto ‘salati’. In alcuni casi, il conto si aggirava sui 300 euro.

In quell’occasione venne presentato un maxi ricorso perchè la prescrizione rende nulla la richiesta di pagamento. E tanti hanno avuto ragione dalla commissione tributaria e non sono stati costretti a versare somme piuttosto ingenti.

La ‘nuova’ beffa si è consumata in questi giorni per 12mila persone, coloro a cui la Ica-Creset ha inviato per conto della Regione Molise gli avvisi per i bolli 2015 e 2016. “I primi sono prescritti e possono essere impugnati. La somma in questo caso non è dovuta perchè è caduta in prescrizione”, sostengono dalla sede di Campobasso dell’Unione  consumatori del Molise. Invece “crediamo che i bolli 2016 presentino dei profili di illegittimità che stiamo verificando“, aggiungono invitando i cittadini a rivolgersi ai loro uffici per “valutare caso per caso”. E ancora: “E’ vero che i bolli del 2016 vanno pagati, ma crediamo che nell’atto recapitato ai cittadino ci siano vizi formali”.

Forse si apre uno spiraglio per evitare esborsi cospicui che alla fine pesano parecchio sul bilancio familiare.

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