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Termoli spenta, triste e non valorizzata: che tonfo al cuore vederti così!

Gent.mo Signor Sindaco,

sono una studentessa di poco più di venti anni, nata e cresciuta in questa piccola perla di mare incastonata nel litorale adriatico.
Come tanti giovani studenti -purtroppo o per fortuna- dopo la maturità, mi sono trasferita fuori regione per proseguire gli studi universitari e, carica di valigie pesanti e sogni più grandi di me, oggi vivo in una città del Nord Italia in cui il tempo fugge ad una velocità frenetica, diversa.

Ed ecco che per le festività natalizie si avverte ancor di più il bisogno urgente di ritornare a casa, tra gli affetti più sinceri, i luoghi magici, i profumi e i sapori imparagonabili della propria terra in cui il tempo scorre ad un ritmo più lento, sano, quasi familiare.

Quest’anno, però, al mio rientro, il tonfo al cuore è stato fortissimo nel vedere la mia Termoli in una veste triste e desolata: le luci decorative scarsissime o totalmente assenti in alcune zone strategiche del centro abitato, il meraviglioso Corso Nazionale non valorizzato a pieno nella sua estrema semplicità, così come le mura e gli scorci mozzafiato del Borgo Antico, Piazza Duomo e la sua imponente Cattedrale, Piazza Sant’Antonio ed ancora…

Il paragone con gli altri piccoli centri comunali molisani è immediato: festoni, addobbi, musiche, eventi, spettacoli, animazione e cultura, cibo di strada, mercatini hanno caratterizzato le serate natalizie di Larino, accogliendo famiglie, giovani e meno giovani; Trivento con il suo “albero di uncinetto” ha fatto notizia sui giornali, creando momenti di condivisione e aggregazione.

Sono solo alcuni degli esempi che vorrei portare alla Sua attenzione per evidenziare come il confronto sia tanto immediato quanto negativo: è un Natale letteralmente spento, e mi duole riconoscerlo da cittadina, mentre passeggio tra le vie solitarie del centro.

In un momento storico particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo, i simboli e i piccoli dettagli si fanno forieri di un significato pregnante e uno dei modi per conservare credibilità agli occhi della popolazione locale è dare un senso tangibile ai valori in cui crediamo, recuperando quel sottilissimo filo di comunicazione che esiste tra il Comune, i suoi organi e tutta la cittadinanza.

Questa riflessione non vuole certamente essere una dura critica nei confronti dell’amministrazione comunale, l’intento è unicamente quello di promuovere un approccio positivo e propositivo per il futuro, consapevole del fatto che le idee e i consigli costruttivi rappresentano senz’altro una forma autentica di sensibilità e responsabilità civica.

Colgo l’occasione per augurarLe buone feste, nella speranza che questa mia presente possa raggiungerLa a nome mio e di gran parte dei giovani termolesi che, nonostante tutto, non dimenticheranno mai le proprie radici.

Con stima sincera,

C.M.

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