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Strage di Corinaldo, Eugenio stazionario: non respira ancora spontaneamente

Restano stazionarie le condizioni di salute di Eugenio Bove, il molisano ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Torrette di Ancona da cinque giorni. Il 18enne ferrazzanese, rimasto coinvolto nella strage della discoteca di Corinaldo, e l’unico, purtroppo, tra i sette feriti gravi, a non aver ancora dato segnali di miglioramento tali da convincere i medici a risvegliarlo lentamente dalla sedazione profonda in cui è tenuto a causa di una prolungata asfissia che potrebbe avergli causato danni al cervello.

Bove è in ventilazione assistita nella terapia intensiva: l’ultimo bollettino medico degli Ospedali Riuniti di Ancona conferma la gravità della situazione sebbene, come si dice sempre in questi casi, la prognosi è riservata.

“Tre pazienti sono al momento ancora presso le terapie intensive di cui 1 in ventilazione assistita e 2 in respiro spontaneo, di questi 1 è in procinto di essere trasferito in reparto per acuti”.

Si allunga, dunque, la lista di quelli che sono svegli e anche l’elenco di quelli considerati già fuori pericolo e trasportati dalla Rianimazione in reparti per acuti (quattro ragazzi di cui solo uno ancora in prognosi riservata mentre per gli altri la prognosi è stata sciolta”).

La lotta di Eugenio per la vita continua.

Intanto oggi il medico legale incaricato dalla Procura eseguirà le autopsie sulle sei vittime della tragedia avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre nel locale Lanterna Azzurra.

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