Se le favole ci hanno illusi del fatto che ogni desiderio possa diventare realtà, gli ex dipendenti dello Zuccherificio sanno bene che questa, come tante altre storie, sono solo dei sogni. Per loro, come da diversi anni a questa parte, non ci sarà nessun panettone o pandoro soitto l’albero, nessun Natale ricco o sereno, solo tanta disillusione ed umiliazione per essere stati tagliati fuori dal mondo del lavoro. Venduti “per trenta miseri denari” spiega la nota del comitato omonimo ricalcando il tradimento che Giuda riservò a Gesù. Un “prezzo incassato da Toma e dal Governo Regionale per rinnegare quanto promesso ai lavoratori dell’ex Zuccherificio non meno di dieci giorni fa”, rincara il comunicato.
Commenti amari che se da un lato gettano un’ombra tetra sulle residue speranze dei lavoratori, dall’altro rappresentano la triste realtà del mondo lavorativo e politico odierno. Nel mirino del comitato sono finite proprio le parole del Presidente della Regione Donato Toma che, al cospetto dei lavoratori e di alcuni rappresentanti del M5S, ha affermato: “Non vi preoccupate, saremo garanti del vostro futuro e da subito ci attiveremo per una giusta collocazione interagendo con le imprese del basso Molise. Agli over 60 garantiremo lo scivolo verso la pensione, per tutti gli altri ci impegneremo ad interagire con il territorio”.
Promesse “false e bugiarde di chi sa di non essere garante di nulla – continua la nota – Insofferente alle problematiche del suo territorio e incapace di rispettare ogni promessa fatta”. Parole che, con il passare dei giorni, sembrano essere rimaste tali, disattendendo le speranze di chi, giunto quasi al traguardo della pensione, si è visto escluso dal mondo del lavoro, impossibilitato ad essere reinserito altrove e senza un barlume di speranza che gli consenta di affrontare la vita con serenità.
Una situazione che si aggrava con l’approcciarsi del Natale, festività tanto attesa dai bambini ma che non sarà tale per i lavoratori dell’ex Zuccherificio “senza speranza alcuna – enuncia il comitato – Non ci saranno luci, né attese, né speranze: le stesse che invece aleggeranno tra le stanze del governatore e dei suoi adepti i quali avranno di che festeggiare”.
Un j’accuse, quello degli ex dipendenti, che porta sul banco degli accusati anche gli stipendi degli assessori regionali: “Con 11mila 150 euro al mese sarà semplice sorridere e far sorridere le proprie famiglie. Noi no, perché noi non siamo Stato, ma solo servitori di una politica inutile, cieca ed opportunista, falsa e menzognera”.
Termini duri, diretti, espressi da chi sa di non avere tra le mani una vera e propria soluzione, tanto agognata ed inseguita a parole, ma non nei fatti. Ed in ultimo un appello, l’ennesimo, che il comitato indirizza alla Regione: “Governatore Toma mentire alla tua gente non è servito se non a far capire quale valore rappresentate per il Molise: trenta denari! E solo quelli. I lavoratori ex Zuccherificio del Molise ringraziano e non vi augurano buon Natale perché chi tradisce non merita rispetto”.
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