Campobasso

Incubo movida, Jhonny il libico aveva già aggredito un altro giovane a colpi di catena

Arrestato in flagranza dalla Squadra Volante per la rapina ai danni di un esercente del centro storico, è stato raggiunto da una denuncia per lesioni aggravate in concorso, assieme ad un 22enne. Alcuni giorni prima avevano picchiato un giovane di Campobasso lungo via Ferrari

Jhonny il libico, 32 anni e un carattere difficile, aggressivo, irascibile. Lo descrive così chi lo conosce, lo racconta così anche il verbale d’arresto della squadra mobile. Che le manette le ha fatte scattare quando il giovane ha rapinato il titolare del bar Vanilla il 5 novembre scorso.

In quell’occasione, durante le formalità di arresto, ha distrutto mezzo ufficio della questura, ha ingoiato le graffe della spillatrice, ha dato di matto al punto tale, che per calmarlo è stato necessario l’intervento degli operatori sanitari.

Ma da lì sono iniziati approfondimenti e analisi su questo 32enne, con i capelli lunghi e intrecciati, grande e grosso che lungo le strade di Campobasso più di qualcuno temeva di incontrare.

E sono arrivate le segnalazioni da parte di molti. Poi l’ accusa, messa nera su bianco, di un giovane che oggi ha permesso agli agenti di chiudere la fase investigativa, inoltrando alla procura una ulteriore denuncia a carico di “Jhonny il  libico”per lesioni aggravate in concorso, assieme ad un altro 22enne di Campobasso.

Il racconto della vittima è agghiacciante. Ancora prima della rapina del 5 novembre, lui si trovava in piena notte, il 14 ottobre scorso, era lungo via Ferrari quando avrebbe avuto la sfortuna di incrociare il libico in compagnia di altre cinque persone che senza un motivo lo hanno accerchiato e hanno iniziato a picchiarlo.

Lo hanno riempito di botte per il solo motivo di trovarsi a quell’ora in via Ferrari.

L’extracomunitario lo ha colpito al volto, più volte, e non con le mani ma con una catena. Usata come “tirapugni”.  Una violenza inaudita e inconcepibile.

La vittima è riuscita in qualche modo a scappare e a dileguarsi lungo le stradine del centro storico, ha chiamato il 118 che lo ha raggiunto, soccorso e  portato in ospedale.

Qui i sanitari gli hanno diagnosticato 27 giorni di prognosi a causa dei traumi subiti, tra cui i danni ad un occhio.

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