Campobasso

In prefettura onorificenze e bilanci, Federico: “I giovani, anello fragile della società”

Consegnate questa mattina le benemerenze dell'ordine al merito della Repubblica Italiana a nove cittadini della provincia di Campobasso ma durante la cerimonia il prefetto ha ricordato l'importanza di dover "aiutare e sostenere le nuove generazioni. Per questo, servono più controlli e regole"

Si è svolta questa mattina, nella Sala d’onore della prefettura di Campobasso la cerimonia di consegna dei diplomi delle Onorificenze dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana” conferite a nove cittadini benemeriti della provincia di Campobasso.

Alla presenza delle massime Autorità civili e militari del territorio, la consegna dei diplomi è stata effettuata dal Prefetto Maria Guia Federico,  insieme ai sindaci dei comuni di residenza degli insigniti: Campobasso, Ferrazzano, Guardiaregia e Larino.

Tra le onorificenze conferite una di commendatore, tre da ufficiale e cinque sono di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Rispettivamente sono stati insigniti:  Felice Di Pardo, dirigente superiore dei Vigili del Fuoco, Michele Di Tullio, primo dirigente dei Vigili del Fuoco; Liberato Tamburro, dipendente dell’Enel; Maria Nicola Testa, viceprefetto; Maria Giuseppe Crisà, tenente colonnello dell’Arma dei carabinieri; Annarita D’Ambrosio, capitano dell’Arma dei carabinieri; Giovanni Del Zingaro, ispettore capo della Polizia; Vincenzo Quici, assistente capo della Polizia e infine Ettore Scialpi, tenente colonnello dell’Esercito Italiano.

La cerimonia è stata però anche occasione di bilancio. Il prefetto Maria Guia Federico che ha fatto gli onori di casa, nel discorso che ha anticipato la consegna delle benemerenze ha sintetizzato il lavoro fatto nell’ultimo anno sul territorio provinciale, partendo da due aspetti, la strage di Corinaldo e quella di Strasburgo, per ribadire due messaggi fondamentali: “la tutela dei nostri ragazzi e la necessità di non abbassare mai la guardia rispetto terrorismo”.

“In questo momento storico  – ha detto il prefetto – sono ancora una volta i giovani la parte più fragile della società e noi abbiamo il compito di salvaguardarli. Hanno bisogno di sostegno, di aiuto ma anche di controllo e di regole. Da parte nostra – ha continuato – stiamo lavorando a questo da circa due anni  e sono stati anni molto intensi. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, progredire su questo percorso di attenzione verso i più giovani che rappresentano il futuro della società”.

Non esita anche a rammentare le tante vertenze di lavoro che spesso hanno impegnato la Prefettura di Campobasso in lunghi tavoli di concertazione con le parti per trovare soluzioni che potessero rendere l’emergenza “meno emergenza, ma è chiaro che le vertenze sono ormai la regola del nostro territorio. Bisogna però ammettere – ha spiegato il funzionario di governo – che in sinergia con tutte le parti interessate ai problemi portati sui tavoli siamo spesso riusciti a risolvere problematiche che all’inizio sembravano senza soluzioni, a dimostrazione che lavorare insieme porta sempre buoni frutti”.

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