Termoli

Il ricorso al Tar non ottiene lo stop immediato, strada spianata per Tunnel e multipiano

I giudici amministrativi hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dal coordinamento No Tunnel, l'opera può quindi essere realizzata

Il Tar del Molise ha rigettato la richiesta di sospensiva per bloccare immediatamente l’iter di realizzazione del progetto di riqualificazione del centro urbano di Termoli, meglio nome come Tunnel. I ricorrenti chiedono infatti di annullare tutti i provvedimenti, quali determine e delibere, che hanno portato fino ad ora all’aggiudicazione definitiva dell’opera alla ditta De Francesco Costruzioni. Il verdetto atteso da tre giorni, quando i giudici si sono riuniti per ascoltare le tesi dei ricorrenti, è arrivato stamattina 22 dicembre.

La decisione del Tar di Campobasso non è definitiva, poiché il ricorso vero e proprio si deve ancora discutere, ma accogliere la sospensiva avrebbe significato uno stop immediato all’iter in attesa del probabile controricorso. Non accoglierla ha l’effetto contrario, cioè l’iter va avanti e si dovrà attendere la sentenza, ma è chiaro che la decisione sarebbe potuta essere diversa se l’orientamento dei giudici fosse stato deciso verso un No al ricorso presentato dal comitato No Tunnel, dal consigliere comunale M5S Nick Di Michele e una sparuta rappresentanza di balneatori termolesi.

A questo punto appare spianata la strada verso la realizzazione dell’opera e si attende entro il 31 dicembre di quest’anno la stipula del contratto fra Comune di Termoli e De Francesco costruzioni, con relativa concessione del finanziamento pubblico da 5 milioni di euro. In totale il progetto ne prevede quasi 20, per realizzare una galleria di raccordo fra lungomare nord e porto, un parcheggio multipiano sotto piazza Sant’Antonio, un teatro vista mare, appartamenti e uffici dove oggi c’è Pozzo Dolce.

Il Tar ha ritenuto che “le esigenze cautelari prospettate da parte ricorrente appaiono adeguatamente tutelabili con la sollecita definizione del giudizio nel merito”. In sostanza vuol dire che non c’è urgenza di dover decidere adesso e che la sentenza potrà in ogni caso tutelare le ragioni dei ricorrenti. Inoltre è stata fissata al prossimo 20 marzo la data dell’udienza pubblica in cui verrà discusso il ricorso per arrivare a sentenza.

 

In una nota i ricorrenti sottolineano che “il Tar ha ritenuto che l’urgenza è garantita da una udienza di merito a breve e ha deciso di rinviare per la decisione finale del ricorso ad una udienza straordinaria”.

Per cui i ricorrenti e gli avvocati difensori esprimono “soddisfazione per il provvedimento e fiducia nei Giudici affinché pongano fine ad una procedura ritenuta illegittima che, peraltro, non è stata sottoposta a referendum consultivo dei cittadini di Termoli”.
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