Consiglio regionale

Il Pd boccia i primi 8 mesi del governo Toma: “Solo annunci e azioni spot”

Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla non lesinano critiche all'operato del governo regionale: "Tutto fumo e niente arrosto, non ci sono leggi significative nè riforme strutturali. Le imprese stanno ancora aspettando di essere pagate".

I primi otto mesi del governo Toma? “Tutto fumo e niente arrosto”. La bocciatura senza appello arriva dai consiglieri del Partito democratico Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla. Per i due esponenti dell’opposizione è il momento di tirare le somme e di suonare la sveglia all’esecutivo regionale su alcune questioni.

I rappresentanti dem lo fanno in una conferenza stampa a palazzo D’Aimmo nella quale evidenziano tutte le criticità di questo inizio di legislatura. Una delle prime è “la difficoltà del governo regionale ad essere attori in prima persona delle iniziative legislative. Non ci sono atti significativi, leggi nè le riforme strutturali. Il Consiglio è caratterizzato piuttosto dall’attivismo delle minoranze“, rimarca l’ex sindaca di Riccia. “C’è un assenza di visione complessiva. È ovvio che ci sono solo 8 mesi di attività e che dobbiamo dare loro il tempo però questi primi otto mesi iniziano ad essere un tempo sufficiente per poter tracciare un primo bilancio”.

E l’avvio non è affatto incoraggiante: “Molto fumo e poco arrosto”, rincara la Fanelli. “Toma aveva detto che avrebbe pagato subito le imprese e ancora non mantiene l’impegno. Le imprese, soprattutto quelle edili, stanno ancora aspettando. Aveva promesso la ferrovia sulla Bifernina, ma dal mio punto di vista dovremmo pensare ad agganciarci all’alta velocità, a pensare a Lesina o a Benevento, ad arrivare prima a Roma”.

E poi la nomina del nuovo commissario alla sanità: “L’ingresso di Mazzuto in giunta – la frecciata polemica dell’ex segretaria dem – avrebbe dovuto garantire una copertura nei confronti del governo nazionale che non c’è stata”.

Inoltre, aggiunge, “il Molise è l’unica regione d’Italia a non avere una legge sulla procedura comunitaria”. Insufficienti anche le misure per la Gam, sul trasporto pubblico regionale, il lavoro e le attività produttive: “Sia il governo nazionale che quello Frattura avevano diminuito le tasse. Ora ci aspettiamo che Toma, da commercialista, riduca le tasse per dare un rilancio organico al settore. Altrimenti i famosi incentivi per l’inserimento dei Giovani nel mondo del lavoro sarà complicato applicarle qui in Molise”.

Finiti nel dimenticatoio – a dire di Facciolla e Fanelli – pure l’acquedotto in basso Molise, il piano straordinario per le scuole e la difesa per il territorio e per il rilancio turistico. Stesso discorso per il piano per il sociale. “La maggioranza – sottolinea l’ex assessore – è affetta da annuncite acuta, di concreto non abbiamo visto alcun atto di programmazione in Consiglio regionale e stanno accumulando ritardi paurosi, ad esempio sul piano sociale regionale. Hanno solo prorogato quello di Frattura. Il governo regionale non ha avviato il confronto con il partenariato e in 6 mesi non riusciranno a scrivere un nuovo piano sociale regionale”.

Bordata pure contro l’assessore all’Agricoltura Nicola Cavaliere. Focus sui 25 milioni alle aziende agricole: “Sono bandi del 2016 e del 2017, oggi invece non c’è alcun bando in scrittura. Eppure – insiste l’ex assessore – da questo punto di vista eravamo la regione più virtuosa d’Italia”.

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