Termoli

4 nuovi motori e addio rimandato ai ‘vecchi’ cambi. Superata la paura del post-Marchionne, spiragli per altri posti di lavoro

Sindacati soddisfatti dopo la notizia delle nuove produzioni allo stabilimento termolese della Fca. "A Termoli verranno prodotti quattro nuovi propulsori e i cambi sul diesel andranno oltre il 2021. Il futuro fa meno paura, anche se il 2019 sarà un anno di transizione". Il primo cittadino Angelo Sbrocca: "Crediamo che si aprano prospettive di nuova occupazione"

La soddisfazione è evidente, la speranza tanta, ma le certezze in tema di occupazione ancora non ci sono. La sicurezza è che svanisce il timore che la morte di Marchionne e la sua sostituzione con l’inglese Mike Manley potessero significare una scure sullo stabilimento Fca di Termoli. Merito dell’annuncio arrivato due giorni fa e oggi ribadito in conferenza stampa da alcuni sindacati e dal primo cittadino Angelo Sbrocca. “A Termoli verranno realizzati quattro nuovi propulsori, fra cui quelli ibridi benzina-elettrico. Così si aprono nuove prospettive di occupazione”.

Il sindaco ha parlato di “una buona notizia per Termoli. Il nuovo piano industriale redatto dal vecchio e compianto Ad della Fca Sergio Marchionne, che non tutti credevano potesse essere avvalorato per via dell’arrivo di Mike Manley, in quanto non italiano ma inglese e con diversa estrazione culturale, è stato invece confermato. È un nuovo piano industriale che punta molto sui motori elettrico e ibrido e che vede protagonista anche il nostro consorzio industriale e lo stabilimento di Termoli. Si produrranno i motori 1000 e 1300 turbo a trazione ibrida, elettrici e benzina, che sono i motori a più grande diffusione nel mercato automobilistico”.

Secondo Sbrocca, questa notizia apre prospettive importanti. “Crediamo possa corrispondere a importanti volumi nel nostro stabilimento. Non conosciamo il piano occupazionale, ma speriamo che accanto alla produzione ci possa essere un aumento dell’occupazione e la stabilizzazione degli attuali lavoratori”.

Il primo cittadino ha fatto gli auguri e i complimenti ai lavoratori Fca di Termoli. “La Fiat ha fatto questa scelta per l’alta qualità e professionalità dei dipendenti dello stabilimento termolese, ha creduto che l’alta qualità potrà essere aumentata con la produzione di motori ibridi”.

Parola quindi ai sindacati, fra i quali spiccava l’assenza della Fiom, oltre che del Soa. “Cinque mesi fa, quando Marchionne presentò il piano industriale, noi dicemmo di attendere perché ci aspettavamo un futuro che ora si intravede – le dichiarazioni di Francesco Guida della Uilm -. In realtà sono quattro i motori che verranno prodotti a Termoli e che potranno far ripartire alla grande lo stabilimento. Inoltre sono motori che andranno su tutto il gruppo Fca, quindi su Jeep e Renegade”.

Guida ha chiarito che “da subito partiranno gli investimenti su quattro stabilimenti: la Sevel di Val di Sangro, Pomigliano, Mirafiori per la 500 elettrica e Melfi per la Compass. Consideriamo inoltre che per il Ducato della Sevel è Termoli che fa i cambi”. L’esponente Uilm non ha dimenticato che “il 4 agosto c’è stata l’uscita di 180 lavoratori dallo stabilimento a causa del calo della domanda. Adesso questi nuovi motori accendono una speranza, non vogliamo creare aspettative altissime, ma potrebbe esserci un discorso nei prossimi mesi. A Termoli è stata data fiducia, dobbiamo dimostrare di saperla tenere”. Nonostante questo, per Guida “il 2019 sarà un anno di transizione, ci sarà ancora la cassa integrazione perché le linee non si trasformano subito”.

Soddisfatto anche Riccardo Mascolo della Fim-Cisl. “Aver confermato alcune produzioni a Termoli fino al 2021 è un futuro. Avremo ancora il V6, il V4, l’M40 il C520. Oggi stiamo soffrendo ma continueremo a produrre questo cambio. È stato chiarito infatti che la produzione diesel andrà oltre il 2021 quindi i cambi che vanno su mezzi diesel continueranno a essere realizzati. E oltre ai 4 nuovi motori, anche gli attuali verranno riconvertiti”. Un occhio poi all’investimento rilevante per la Sevel “che è molto importante per l’occupazione dei molisani”.

Domenico Guida della Ugl ha parlato di “grande flessibilità di questo stabilimento” annunciando che “30 contratti scaduti a novembre sono diventati a tempo indeterminato, speriamo lo stesso per i prossimi”. “La Fca vuole continuare a investire in Italia, è un punto strategico per le sue produzioni e Termoli continuerà a essere stabilimento di riferimento nell’orbita Fca”, le impressioni di Giovanni Mercogliano della Fismic.

In chiusura Marco Travaglini dell’associazione capi e quadri e rappresentante degli impiegati. “Quando è arrivata la notizia c’è stata grande gioia. Con la morte di Marchionne si pensava che il cuore italiano fosse andato via dalla Fiat ma non è così. Adesso ci aspettano grandi investimenti, da parte nostra sarà grande l’impegno per salvaguardare il posto di lavoro e mantenere alta la sicurezza e la qualità del lavoro”.

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