Fermata autobus pericolosa

4 mesi dopo il terremoto ponte sulla sp80 ancora vietato. 10 Sindaci: “I pendolari rischiano la vita”

Lettera di 10 sindaci: "Serve un intervento urgente sull'unica campata del viadotto, così chi scende dall'autobus è a rischio"

Quattro mesi dopo, stessa situazione, maggiori pericoli. Ma adesso i sindaci sbottano e lanciano l’allarme: “Il ponte fra la provinciale 80 e la Bifernina va reso sicuro prima che succeda una tragedia”.

Si tratta di uno dei viadotti considerati a rischio dopo la ricognizione avvenuta in seguito alla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova del 14 agosto scorso e ancor di più dopo le forti scosse di terremoto registrate in Molise fra il 14 e il 16 agosto scorsi.

Su indicazione della Provincia di Campobasso, il ponte che collega l’ultimo tratto della Sp80 alla Bifernina, nella zona che da contrada Monte Arcano a Larino conduce verso la statale 647, ha subìto delle restrizioni, in particolare è transitabile solo con limitazioni di carico. Significa che tutti i tir e anche qualche pullman, non possono passarci sopra.

Ponte sceriffo controlli

Dopo quattro mesi non si sa ancora che tipo di intervento è necessario, né quando verrà effettuato per metterlo in sicurezza. Nel frattempo, come recita oggi una nota dei sindaci dei comuni di Larino, Castelmauro, Acquaviva Collecroce, Palata, Montecilfone, Guglionesi, Montorio nei frentani, Montelongo, Rotello e Ururitale situazione sta creando notevoli disagi sia per quanto concerne i collegamenti tra i comuni del versante destro del Biferno e quelli del versante sinistro che ai pendolari che dai comuni del circondario devono recarsi al capoluogo o verso la costa”.

C’è un autobus in particolare per il quale il transito è vietato. “La fermata degli autobus posizionata a ridosso del viadotto, dotata di opportuni parcheggi e pensiline per l’attesa, non può essere raggiunta dai pullman della Sati che superano il carico previsto. L’impossibilità di usufruire della fermata obbliga i pendolari a parcheggiare le auto in luoghi non consoni e li costringe ad effettuare attraversamenti della strada SS 47 “Bifernina” molto pericolosi

Oltretutto anche la fermata dei pullman della Sati lungo la SS 47 “Bifernina” avviene in punti non perfettamente regolari, non prevedendo corsie di decelerazione né di accelerazione, oltre all’assenza di marciapiedi per il traffico pedonale”.

Non c’è altra soluzione che mettere a posto il viadotto, un intervento che sarebbe definitivo. Da qui la scelta dei sindaci che oggi hanno inviato una lettera al Presidente del Tribunale di Larino, al Procuratore della Repubblica di Larino, al Prefetto della Provincia di Campobasso, al Presidente della Regione Molise, al Presidente della Provincia di Campobasso e al Presidente della Sati per esternare i loro timori.

I sindaci chiedono “un intervento urgente sull’unica campata del viadotto interessata da fenomeni di ammaloramento superficiale del calcestruzzo e quindi di ripristinare nel più breve tempo possibile la transitabilità ordinaria sul viadotto della SP 80”. 

I sindaci, infine, fanno presente che “in attesa del ripristino della completa viabilità, la linea Termoli-Campobasso può proseguire per la fermata attrezzata e ripartire senza attraversare la campata del ponte con problemi di ammaloramento del calcestruzzo”.

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