Campobasso

Valerio, giovane imprenditore rimasto al sud per giocare a fare la guerra: “I miei coetanei hanno paura, ma io sono uno scapestrato”

Dopo la laurea in economia e qualche esperienza all'estero Valerio Di Bona, 26 anni di Campobasso, ha deciso di chiedere un finanziamento per la sua attività di noleggio di fucili per la simulazione di guerra. Resto al sud è il progetto ministeriale per evitare la fuga dei cervelli dal Mezzogiorno.

Valerio Di Bona è, per sua stessa ammissione, uno “scapestrato”: lo dice di sé col sorriso sulle labbra e con una punta di orgoglio per quel pizzico di follia che lo ha aiutato a provarci senza fare come tanti suoi coetanei che dal Mezzogiorno sono andati via in cerca di lavoro e gratificazioni.

Ventisei anni, campobassano doc, ex studente di Economia all’Università del Molise. Qualche giorno fa sul suo conto corrente è arrivata la prima tranche del finanziamento ministeriale del progetto Resto al Sud che sostiene la nascita di nuove imprese per i giovani fra 18 e 35 anni dall’Abruzzo in giù.

Valerio è il primo campobassano ad aver ottenuto i 50 mila euro previsti dal programma. Il denaro servirà ad avviare la sua attività di noleggio di attrezzature sportive, nello specifico di fucili che sono identici a quelli veri ma completamente innocui: funzionano a raggi laser e vengono utilizzati nei boschi e nei centri urbani per giocare alle simulazioni di guerra.

Lo abbiamo incontrato nella biblioteca dell’università dove mercoledì mattina c’è stata una piccola illustrazione dell’iniziativa Resto al Sud presentata da Lorenzo Piatti (direttore regionale commerciale retail di Intesa Sanpaolo) e Giuseppe Glorioso (funzionario di Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa del Ministero dell’Economia). Ha portato i suoi saluti anche il governatore Donato Toma.

Generico

Valerio Di Bona, però, nel programma del ministero per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno non ci si è imbattuto nelle sale dell’ateneo ma durante una navigazione sui social.

“Mi ero appena laureato ed ero subito partito per l’estero: Francia, poi Germania dove ho fatto dei tirocini. Non c’è voluto molto che mi arrivasse una proposta di lavoro ma ho pensato: ho solo 26 anni e vorrei almeno provarci a restare nella mia regione”.

Così ha rifiutato il posto e ha cominciato a buttare giù il progetto che avrebbe trasformato “la mia passione nella mia occupazione”. Quando ha scoperto che avrebbe potuto ottenere anche un bel finanziamento per partire subito “in grande” non se l’è lasciata sfuggire “anche se la domanda l’ho presentata a gennaio e i primi soldi sono arrivati solamente ieri”.

I 50 mila euro richiesti (se ne possono ottenere fino a 200mila con quattro soci) vengono concessi in parte a fondo perduto (35 per cento), in parte sotto forma di finanziamento bancario restituibile in otto anni (il 65 per cento) con un tasso di interesse vantaggioso e rimborsabile quando il debito sarà saldato dal neo imprenditore che decide di mettersi in proprio.

Nel futuro di Valerio c’è anche il noleggio di altri tipi di attrezzature per sport all’aria aperta come la mountain bike, il trekking o il climbing.

“Punto sul turismo e anche a ripopolare i piccoli comuni molisani. L’estate scorsa con l’associazione con la quale già collaboro da anni abbiamo organizzato un evento di soft air a San Biase dove abbiamo portato 600 persone”.

San Biase, per capirsi, è uno dei paesi più spopolati della regione. “Ovvio che anche le amministrazioni sono favorevoli a iniziative del genere e ci vengono incontro”.

Quello che invece non aiuta è la burocrazia. Dieci mesi per ottenere solo una parte del finanziamento significa un dispendio di tempo e di energie che per chi deve avviare un’impresa è sicuramente un ostacolo.

“Se avessi chiesto qualcosa del genere all’estero mi sarebbero piovuti soldi addosso a non finire, qui invece ho avuto delle difficoltà. A un ragazzo della mia età, pieno di dubbi e comprensibili paure, consiglierei di scappare dall’Italia, ma a uno come me direi di provarci. Serve coraggio e un po’ di pazzia e se andrà male pazienza. Per fortuna dalla mia ho l’età per tentare anche altre strade”.

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