Termoli

Tunnel, Marinucci e Paradisi si oppongono al progetto: “È poco funzionale e fuori contesto”

Sono passati appena due giorni dall’approvazione dell’efficacia della variante al prg del tunnel, discussa durante un consiglio comunale dai toni un po’ spenti rispetto al normale e che ha sottolineato ulteriormente la spaccatura all’interno del PD con l’ex capogruppo Sciandra sempre più lontano dai suoi, e l’opposizione è tornata a farsi sentire.

A sciogliere ogni dubbio sull’opera e sulla “sua poca funzionalità” ci hanno pensato i consiglieri di minoranza di LiberaTermoli Daniele Paradisi e Paolo Marinucci che, durante la conferenza stampa di giovedì 15 novembre, hanno ribadito la loro contrarietà al tunnel: “Ritenevamo doveroso esprimerci sulla questione – ha esordito Paradisi – Vogliamo calcare la mano su due questioni: da un lato il Comune che, con le sue posizioni fatte di arroganza e sterile fermezza, ritiene di avere ragione a prescindere, senza tener conto delle richieste della Regione, dall’altro proprio quest’ultimo ente che, nonostante non si sia espressa, ha fatto pervenire al Comune tutta una serie di documentazioni per le quali l’opera non può essere realizzata”.

Né Paradisi né Marinucci si dicono contrari a realizzare opere che siano funzionali per la città e per i cittadini, ma sul tunnel hanno le idee chiare: “Si sarebbe potuto discutere di progetti alternativi, con la creazione di stalli funzionali, con la pedonalizzazione di Piazza Sant’Antonio senza smembrare la città con 300 metri di strade interrate – ha continuato Paradisi – In più i mezzi pesanti e gli autobus non potranno utilizzarlo per via delle restrizioni circa l’altezza del tunnel e la struttura potrà convogliare esclusivamente il traffico a due e quattro ruote. Vogliamo chiedere al sindaco quale sia la funzionalità di tutto questo”.

Sotto accusa sono finiti anche il parcheggio multipiano ed il teatro che saranno realizzati: “Vogliono privatizzare il centro: la piazza sarà data in concessione per 30 anni, così come tre livelli del parcheggio, i restanti livelli (4 e 5) a tempo indeterminato – ha spiegato Paradisi – Per non parlare del teatro che resterà di proprietà comunale ma sarà affidato in concessione indeterminata ad un privato”.

Senza considera l’impatto ambientale di questo “buco, buttato lì senza nessuna contestualizzazione rispetto al paesaggio circostante – conclude Paradisi che guarda al futuro – Si andrà sicuramente verso un contenzioso, che non solo allungherà ancora di più i tempi di inizio del tunnel, sempre che si inizi, ma vedrà un impegno economico importante che graverà sulle tasche comunali”.

 

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