Lo studio

Traffico, inquinamento e acqua ‘rubata’ da allacci abusivi: Legambiente boccia Campobasso

Legambiente boccia di nuovo Campobasso che scivola ancora più in basso nella classifica stilata all’interno del rapporto annuale ‘Ecosistema urbano’: è al 77esimo posto, l’anno scorso occupava il 73esimo. Quattro posizioni in meno insomma.

Troppe auto in città (71 ogni 100 abitanti), assenza di isole pedonali, qualità dell’aria insufficiente, raccolta differenziata scarsa, rete idrica colabrodo, nessun impianto di produzione di energia rinnovabile sugli edifici pubblici: è quanto emerge dall’indagine effettuata dall’associazione ambientalista.

Il rapporto fornisce l’assist al Movimento 5 Stelle per presentare il conto all’amministrazione Battista perché “a pochi mesi dal termine mandato questa amministrazione, contrariamente ai buoni propositi più volte sbandierati, dalla campagna elettorale e fino ad oggi, poco e niente ha fatto per migliorare le performance ambientali della nostra città”.
Secondo gli esponenti dell’opposizione pentastellata, Legambiente fotografa un capoluogo “pigro, con scarsissima voglia e capacità di mettersi in gioco ed affrontare quelle sfide che le consentirebbero di fare decisi salti di qualità in termini di sostenibilità.
Chiaramente – l’analisi di M5s – ci troviamo davanti a duplici responsabilità, da una parte il cittadino, spesso svogliato e dal senso civico non proprio spiccato, dall’altra l’amministrazione mai abbastanza coraggiosa da tentare di invertire, e fare invertire ai propri cittadini, consuetudini decisamente insostenibili, ma anche del tutto incapace di dare buoni esempi ai propri amministrati”.

Nel dettaglio, lo studio di Legambiente conferma che le carenze del trasporto pubblico e che la città è invivibile pure a causa del traffico. Circolano ben 71 auto per ogni 100 abitanti. Sono assenti le isole pedonali (solo 0,05 mq per abitante), scarse piste e percorsi ciclabili. Questo spiega perché la qualità dell’aria risulta complessivamente insufficiente anche se Campobasso non si può definire una città industriale.

Note negative pure dal punto di vista della differenziata: al 2017 il dato è ancora fermo al 13,6%. Del resto, solo l’anno scorso il nuovo sistema di conferimento dei rifiuti è stato avviato dal centro storico e da quattro mesi si è diffuso pure al quartiere Cep.

Male, anzi malissimo, sul fronte della dispersione idrica, che ancora una volta vede Campobasso tra le ultimissime città d’Italia e precisamente al 96° posto con il 68% di dispersione.

Per il Movimento 5 Stelle, la dispersione idrica è dovuta ad “un diffusissimo fenomeno di captazione abusiva, ovvero allacci casalinghi a monte dei contatori, sui quali evidentemente va registrata una scarsissima attività di controllo da parte degli uffici preposti”.

Sotto accusa pure l’assenza di impianti di produzione di energia rinnovabile sugli edifici pubblici; solo 0,71 kilowatt per 1000 abitanti, vale a dire appena 35 kw. “Un dato peraltro ingannevole giacché trattasi sicuramente degli unici due impianti installati, quelli sulle coperture delle due nuove scuole di via Berlinguer e via Sant’Antonio dei Lazzari, mai attivati e quindi a produzione zero”, riferiscono ancora da M5S.
Non pervenuto infine, il numero degli alberi a disposizione per ogni abitante, segno che “che questa amministrazione, come tutte le precedenti, continua imperterrita ad ignorare la legge 10/2013 che prevede la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato o adottato nel comune”. Dunque, un rapporto che conferma che Campobasso non è per nulla eco-friendly.

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